L’ Auditorium De Gasperi gremito di gente, ha riconfermato una certezza ormai appurata: la questione Carosello è più calda che mai e l’interesse dei cittadini continua ad essere vivo.
L’incontro di ieri, 26 Febbraio, ha visto un’attiva interazione tra i numerosi presenti ed Eurocommercial, la società olandese che dal 1997 è proprietaria di Carosello, e che ieri sera è stata rappresentata da Fabrizio De Rin, intervenuto al tavolo dei relatori insieme a Leonardo Cavalli, l’architetto che sta seguendo il progetto, il sindaco Umberto Gravina e il moderatore della serata, il giornalista del Corriere Economia Stefano Righi.
All’entrata dell’auditorium, nella mezzora precedente all’inizio dell’incontro, si è creato un pacifico presidio di protesta, con cartelli, striscioni e bandiere, formato da organizzazioni e associazioni da tempo schierate contro l’ampliamento del centro commerciale. Tra queste, oltre a diversi cittadini, Martesana Libera, Forum Ambiente Parco Est delle Cave, Legambiente e gli schieramenti politici di Sinistra Unita e Lega Nord locale, quest’ultima organizzata in un sit-in con lo slogan “non in mio nome“.
IL PROGETTO PRESENTATO
Tra riconferme e variazioni rispetto alla versione di partenza, il progetto per l’ampliamento di Carosello, per cui sarebbero investiti da Eurocommercial 110 milioni di euro, comprenderebbe la costruzione di 32mila mq tra i territori di Carugate e Cernusco.
Estensione e nuovi spazi commerciali
Su suolo carugatese verrebbe utilizzato lo spazio ora occupato dai parcheggi, che sarebbero invece spostati in una nuova area ricavata da due piani interrati compresi nel progetto. Sulla’ area cernuschese verrebbero utilizzati 5mila mq nel Parco degli Aironi, per la realizzazione di due piani commerciali destinati a negozi, aree svago e ad un multisala, per un totale di 9mila mq.
La viabilità
Altro nodo cruciale del progetto è la viabilità.
L’intenzione della proprietà sarebbe quella di creare una nuova uscita della tangenziale unicamente dedicata a Carosello, insieme ad altri interventi sulla rete esistente, con il raddoppiamento della capacità del ponte che collega Carugate a Brugherio (leggi qui). L’area ex Merlini quindi non sarebbe più coinvolta, diversamente dalle prime ipotesi.
Il verde
L’area verde rappresenta il punto centrale del progetto di Eurocommercial.
L’idea sarebbe quella di creare un collegamento ciclabile tra il parco comunale di Carugate, quello degli Aironi di Cernusco e l’Increa di Brugherio, attraverso anche il tetto verde del centro commerciale.
I vantaggi secondo la proprietà
La presentazione di Eurocommercial, con un rendering di grande impatto, ha ad ogni modo puntato molto su quelli che sarebbero secondo la proprietà i vantaggi per i cittadini: una riqualificazione dell’area verde, 500 nuovi posti di lavoro, risorse economiche per i Comuni derivanti da oneri di urbanizzazione ed altri tipi di entrate.
E sui motivi di un ampliamento? La proprietà intende fronteggiare l’avanzare dell’e-commerce, riuscendo a mantenere la propria quota di mercato e, come spiegato da De Rin della società olandese, continuando a soddisfare i bisogni dei clienti.
DUBBI, PERPLESSITA’ E DOMANDE DEI PRESENTI
La partecipazione del pubblico, come detto è stata particolarmente sensibile. In particolare le domande rivolte a proprietà, sindaco e architetto, hanno gravitato intorno a temi fondamentali, di interesse comunitario, quali lo sfruttamento delle aree verdi, il monitoraggio del traffico, la situazione delle falde, sino ad arrivare ad un confronto di posizioni riguardo al modello di sviluppo imposto dai centri commerciali, punto di vista questo che non può ovviamente trovare posizioni critiche da parte della proprietà, e che ha visto emergere diverse posizioni tra cittadini e amministrazione.
Parco degli Aironi
Una donna, per esempio, si è chiesta “come sia possibile che un bene comune dei cittadini di Cernusco, il Parco degli Aironi, possa essere mercificato contro il volere della cittadinanza. Oltretutto anche un progetto ambizioso come quello del tetto verde non può sostituire un bosco evoluto”.
Problema delle falde nella costruzione di parcheggi interrati
Parlando delle falde, problema sollevato dal presidente di WWF Martesana Giancarlo Sella, l’architetto Cavalli ha spiegato che i due parcheggi interrati scenderebbero ad una profondità di 7 metri, quindi a 10m di distanza dalla falda, consentendo una sicurezza dei lavori. A questa affermazione, un cittadino a fatto notare come, secondo il TAR e la Corte Costituzionale, i laghi di cava sono paragonabili a quelli normali, non si potrebbe costruire a meno di trenta metri dalla riva, senza considerare che un innalzamento della falda creerebbe grossi problemi.
L’uscita della tangenziale
“Con Serravalle –ha spiegato da Cavalli– l’accordo ancora non è formale ma ci sono stati degli incontri, visto che il progetto è per ora solo un’ipotesi. Se e quando il tavolo si aprirà, Serravalle sarà certamente uno degli interlocutori principali da coinvolgere“. Sulla questione dell’uscita dedicata al centro commerciale, è intervenuto a riguardo anche Stefano Buffagni, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle che, premettendo di aver votato contro in IV commissione, ha gettato dubbi sul possibile assenso della società Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., chiedendosi quale possa essere l’interesse di un gruppo che sino alla fine del 2016 è della Regione, a creare un’ulteriore uscita dalla tangenziale precedente al casello.
Il PGT di Carugate
Altro tema attuale è quello del Pgt carugatese, che definisce come ormai sature le aree commerciali cittadine. Di questo i cittadini hanno chiesto conto al sindaco. “Quel pgt risalente al 2010 -ha spiegato Gravina– teneva conto di un centro commerciale ampliato solo due anni prima. La situazione economica è cambiata, e i nuovi studi del pgt ne dovranno tenere conto”.
I giovani e la questione lavorativa
“Qual è il modello sociale, il progetto per lo sviluppo futuro di Carugate a livello lavorativo? I posti di lavoro di cui si è parlato non è certo che siano a tempo indeterminato, si sa che il lavoro nei centri commerciali non è continuativo”. Questa è stata la domanda giunta attraverso la voce di un ragazzo di Martesana Libera, che ha un po’ rappresentato uno dei dubbi cruciali dei giovani interessati alla vicenda. Il Sindaco Umberto Gravina, prendendo atto della conformazione urbanistica della città e del poco tempo che resta alla sua amministrazione, più che sull’occupazione nel centro commerciale, si è concentrato sul futuro, e più in generale ha spiegato come “in prospettiva sarà necessario ragionare sulla salvaguardia della possibilità di crescere e lavorare sul territorio, favorendo l’arrivo di aziende produttive”.
Le risposte dei tre hanno cercato di chiarire quella che è attualmente la situazione relativa all’ampliamento, anche se le perplessità per molti rimangono.
Il problema resta sempre lo stesso: l’ampliamento sarebbe un’occasione per le città coinvolte oppure l’aggravio di problemi già esistenti? Una risposta univoca non esiste, ma l’incontro di ieri è stato fonte di riflessione e sana discussione cittadina, perché tutti le parti in causa hanno avuto modo di dire la propria.
Il progetto, lo stesso arrivato in Regione Lombardia, è comunque visionabile presso il Comune di Carugate.