MARTESANA PUNTO NASCITE
ANCORA NESSUN SEGNO DI ACCORPAMENTO TRA CERNUSCO E MELZO

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Foto di copertina presa dalla pagina Facebook di “nascereancorainmartesana” che ne detiene i diritti

Il 1° Gennaio la delibera regionale 2454 sull’accorpamento dei punti nascite di Melzo e Cernusco (qui),
sarebbe dovuta entrare in vigore e il reparto di maternità cernuschese avrebbe dovuto chiudere i battenti.

La realtà è che ad oggi l’ostetricia dell’ospedale Uboldo lavora a pieno a ritmo, così come continua a fare il reparto del Santa Maria delle Stelle, garantendo quel servizio eccellente che da sempre l’ha caratterizzata. Le tante mamme che in questa prima parte dell’anno hanno scelto proprio Cernusco come ospedale dove partorire, e il ripristino dei corsi pre-parto danno l’idea di un reparto tutt’altro che fermo.

Dunque nessuna chiusura per ora, ma anche poche sicurezze per il personale visto che il futuro resta incerto.

In tutto questo, anche Melzo continua senza smottamenti riorganizzativi il suo ottimo lavoro, e pare non arrivino segnali importanti di un cambiamento di rotta per accogliere i nuovi dipendenti e l’ampliamento del reparto.

Tra i banchi del consiglio regionale intanto, si continua a discutere.

Il partito dei Popolari per l’Italia guidato dalla consigliera Maria Teresa Baldini, che fu tra i primi a presentare una mozione in consiglio regionale per salvare la maternità (qui), ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della salute Beatrice Lorenzin.

Sul fronte cittadino invece, grande successo ha avuto la raccolta firme dei volontari del comitato “Salviamo la maternità” che, in pochissimo tempo, ne ha raccolte 7429 e le ha consegnate al Presidente della Regione Roberto Maroni e all’Assessore alla Sanità Mario Mantovani.

Infine, come annunciato dallo stesso comitato, è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per rendere conto della legalità della decisione presa dalla regione.

Una questione quindi che rischia di andare per le lunghe anche se, per i dipendenti del reparto, l’aver bloccato la chiusura è già un primo passo fondamentale.

 MATTEO OCCHIPINTI