A 14 anni dall’approvazione della legge che sancisce la Giornata della memoria, l’evento organizzato dall’Anpi di Cernusco ha un titolo ad effetto ossimoro “La memoria negata”, proprio per rimarcare la pericolosità di quanti ragionano in senso negazionista, laddove oggi più che mai, è necessario condividere la memoria di una parte drammatica della nostra storia.
Ricordare, spiegare alle generazioni, soprattutto alle più giovani, l’enormità e la tragicità, oltre che l’orrore di quello che è accaduto, è un imperativo categorico per non smarrire la memoria come consapevolezza. E questo nonostante la iniziale ritrosia, il pudore, il senso di colpa dell’essere sopravvissuti, di coloro che sono tornati dai campi e che solo successivamente sono diventati testimoni per “non dimenticare” .
Da qui la riflessione dell’Anpi di Cernusco per l’evento di sabato 24 gennaio ore 15.00 alla Sala Camerani della biblioteca in via Fatebenefratelli: “La shoah, una verità che accusa il revisionismo, un tentativo di negarla”, con interventi di Massimo Castoldi, direttore della Fondazione Memoria della Deportazione Onlus, Emanuele Edallo, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, e Nicola Emilio Ferrara dirigente scolastico dell’Ipsia Ettore Majorana di Cernusco.
Inoltre dal 24 gennaio fino al 31, è possibile visitare sempre in biblioteca la mostra “Quattro campi, sei storie” a cura dell’associazione Roberto Camerani. Si racconta la storia dei campi di Mauthausen, Gusen, Ebensee e Melk attraverso le foto, un video, il racconto e l’esperienza di sei deportati: Roberto Camerani , Quinto Calloni, Angelo Ratti, Pietro Bastanzetti, Antonio Bonfanti, e Angelo Valagussa.
E sempre per il 27 gennaio, Giornata della Memoria appunto, saranno esposti nei negozi, a richiesta, i “fazzoletti” azzurri a strisce blu che portavano al collo gli ex deportati nei campi di sterminio nazisti.
Per le scuole interessate ad una visita guidata alla mostra fotografica, è possibile rivolgersi a rinnovabile@gmail.com
FRANCA ANDREONI