Austerity
, debito pubblico, crisi economica, occupazione.
Sono questi quattro degli argomenti trattati lo scorso venerdì 9 gennaio da Paolo Ferrero, Segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, davanti ad una sala della biblioteca cernuschese gremita di pubblico.
Le difficoltà economiche che molte famiglie incontrano da ormai diversi anni, dimostrano di essere argomento centrale di cui la gente ha bisogno di parlare, e di cui ha bisogno che gli si parli, approfondendo, analizzando e proponendo soluzioni.
E’ più o meno stato questo l’intento della serata di venerdì, durante la quale Ferrero ha presentato il suo ultimo libro “La truffa del debito pubblico“, spiegando nei dettagli le sue teorie sull’attuale situazione finanziaria italiana e sul debito pubblico che, ha spiegato il Segretario di Rifondazione, “non è sempre stato di queste proporzioni in Italia“, e ad ora è diventato la principale scusa per giustificare qualsiasi politica di austerity.
“Ma se i soldi in Italia ci fossero? Se la scarsità fosse prodotta artificiosamente?”
Questa è stata la provocazione e la domanda centrale che ha poi portato alla discussione della serata, durante la quale Ferrero ha spiegato le sue tesi a riguardo, dalla redistribuzione delle ricchezze verso le classi più agiate, per arrivare ad un’evidente menomazione della situazione di welfare raggiunta dall’Italia nel dopoguerra.
Nel concludere l’incontro, dopo l’analisi della situazione poco rassicurante del nostro paese, il Segretario Nazionale di Rifondazione ha lanciato un amo per possibili soluzioni a questo panorama: “uscire dal precariato e porre le basi per la piena occupazione“, unica via stando a Ferrero, per rilanciare l’economia del nostro paese attraverso un aumento della domanda interna.