Per la festa dell’ ANPI legata alla solidarietà e alla fratellanza tra i popoli, la sezione “Don Andrea Gallo” di Cassina ha pensato per domenica 1 febbraio alle ore 17.00 in biblioteca comunale, ad un momento davvero speciale: la proiezione del film “Io sto con la sposa”, fuori dai circuiti commerciali blockbuster, ma apprezzata e applaudita realizzazione, evento e rivelazione al Festival del Cinema di Venezia.
Di “Io sto con la sposa“, vi abbiamo già parlato (qui) prima di molti altri, quando ancora era un lungometraggio che si presentava al pubblico in piccole realtà cittadine, alla ricerca di consensi che potessero far scattare la molla verso il sogno: portare questo docufilm al Festival del Cinema di Venezia.
Presentando la storia di una coppia siriana palestinese scappata dalla guerra e in fuga verso il nord Europa, seguendo una pazza idea di un giornalista, un regista e un poeta, in nome della dignità umana e del diritto alla vita, si è creato un larghissimo sentire comune tra chi ha incrociato questo racconto, tanto che attraverso una raccolta fondi online, i registi e tutto lo staff sono riusciti a raggiungere la cifra necessaria per arrivare a Venezia, dove si sono confermati rivelazione pluri premiata con 13 minuti di applausi e tre premi ricevuti.
A Cassina sarà presente il giornalista Gabriele Del Grande, uno degli autori del lungometraggio insieme al regista Antonio Augugliaro e al poeta siriano-palestinese Khaled Soliman al Nassi; uno di quelli che ha avuto la folle e premiata idea di costruire un matrimonio, con abiti, carovana a seguito, ospiti, sposa e sposo, per poter giungere laddove i due siro-palestinesi avrebbero potuto ritrovare una dimensione umana di vita: la Svezia.
Un incontro davvero speciale dunque, per conoscere dalla voce di uno degli ideatori, la storia vera dei protagonisti e il sorprendente viaggio della carovana attraverso le dogane, i confini, le barriere europee, in nome della libertà.
“Io sto con la sposa” è stato insignito del Premio per il Cinema dei Diritti Umani promosso da Human Rights Nights, il premio della critica sociale “Sorriso diverso Venezia 2014″, e il premio Fedic ( Federazione Italiana dei Cineclub).