Il rapporto che lega Carugate e la raccolta differenziata, sta diventando argomento centrale nella quotidianità del paese.
Comune Riciclone 2014
Se da un lato c’è chi ancora non si da pace per l’introduzione del nuovo Equosacco nella differenziazione dei rifiuti, dall’altro c’è chi riconosce un plauso al comune per il lavoro svolto sino ad ora nella gestione della raccolta, tanto da annotare come a riguardo, la città si sia attestata 11° tra tutti i comuni della Lombardia con oltre 10.000 abitanti.
Questo risultato, che nel dettaglio trova una percentuale di raccolta differenziata del 71.21%, e un indice del 57.87 su un totale di 14.638 abitanti, è valso alla città il premio conferito da Legambiente con il patrocinio del Ministero per la Tutela dell’ Ambiente.
E’ chiaro come questo riconoscimento sia frutto di un’ ottima politica sulla differenziata, che ha consentito ai cittadini di gestire in modo corretto e puntuale i propri rifiuti, tanto da meritarsi il premio “comune riciclone”, che è giusto ripartire anche tra i residenti, che hanno messo a punto con sensibilità ambientale le precise direttive comunali.
Equosacco e una pagina web molto molto utile
E ora con l’ Equosacco ?
Per aiutare i cittadini con ulteriore spiegazione, segnaliamo la pagina del CEM Ambiente dedicata alle domande e risposte (qui) valide per tutti i paesi aderenti, e un’ ulteriore pratica pagina sempre di CEM (qui), dove è possibile selezionare una tipologia di rifiuto da un menù a tendina sulla destra, e a lato compariranno le indicazioni sul sacco in cui buttarlo. Al contrario, si potrà selezionare il tipo di raccolta, sempre dal menù a tendina a destra, e a lato compariranno indicazioni in merito ai rifiuti da inserirvi.
Questa modalità non sarà utile per le persone anziane, ma sicuramente è di immediato utilizzo per giovani e adulti, che nel caso potranno a loro volta chiarire le idee a parenti e amici più avanti con gli anni e meno avvezzi al web.
Criticità e primi dati sulla raccolta: “La città sta rispondendo bene e si sta organizzando”
Come avevamo accennato, le criticità più grosse sono quelle riscontrate dai condomìni, dalle scuole e dalle strutture con grandi quantità di rifiuti e sacchetti: “Le scuole e l’oratorio si sono organizzati molto bene per la raccolta -ha spiegato il Consigliere Delegato all’Ambiente Giovanni Villa– e gli amministratori di condomìni stanno collaborando con l’amministrazione per intraprendere la strada migliore che risolva le problematiche riscontrate. In generale i dati dimostrano che la città sta rispondendo molto bene.”
Il Fronte dei no e quello tutto sommato favorevole
Il fronte del no comunque non placa la sua polemica, considerando l’ Equosacco “troppo costoso“, “poco gestibile”, “una complicazione alla normalità”, e criticando aspramente la nominalità del sacco, che attraverso un codice a barre permette agli operatori ecologici di risalire al proprietario, multando nel caso i rifiuti interni non siano quelli consentiti, o in caso di abbandono.
C’è chi invece avrebbe solo voluto saperlo prima:
“Il problema è il fatto che siano cambiate le cose, e quando una persona, magari attempata come me, è ormai entrata nella routine e fa le cose in automatico, cambiare è un problema -ha raccontato una donna- Forse avrebbero dovuto portarci a dicembre con un percorso di avvicinamento ai cambiamenti, ci sarebbero state meno polemiche, comunque credo che sia una cosa utile.”
Abbandono dei rifiuti
Un altro problema è sorto in questi giorni, quando un cittadino carugatese ha prima filmato e poi fotografato, una sorta di discarica a cielo aperto nei pressi del ponte che dalla Cascina San Giuseppe porta verso la Cascina Graziosa.
Nelle immagini compaiono cumuli di rifiuti, sacchetti e materassi: “Purtroppo sull’inciviltà delle persone non possiamo far nulla -ha commentato Villa– le discariche abusive sono un problema precedente ed essendo su terreni privati possiamo fare ben poco, se non pensare ad una possibile videosorveglianza.”
Il cittadino che ha segnalato la situazione commenta: “Non vedendo interventi concreti dopo più di due mesi dalla richiesta di intervento, la scelta di realizzare il video, rendendo pubblico il fatto, si è rivelata più efficace e dopo di esso l’intervento è stato immediato in meno di 24 ore“.
In conclusione, se l’Equosacco sarà stata una buona cosa, lo si saprà il prossimo anno di questi tempi, quando usciranno i dati sulla raccolta differenziata e si potrà fare un confronto reale delle percentuali, al di là dei singoli casi.
Ma ci pare di capire, che il problema più grande sia quello legato all’inciviltà di molti e alla poca sensibilità di tanti, che pensano di cavarsi dal problema con l’abbandono dei rifiuti, più o meno differenziati, in qualsivoglia prato abbandonato.