Foto di copertina presa dal sito web de “Il Giornale”, che ne detiene i diritti
Aveva iniziato Segrate (qui), con una lettera del Sindaco Alessandrini al Console francese a Milano, e all’Ambasciatore a Roma, e a seguire sono arrivate diverse manifestazioni di solidarietà e cordoglio rispetto alle tragiche vicende avvenute a Parigi negli scorsi giorni.
Cologno Monzese
La Giunta di Cologno Monzese ha posato con un cartello in mano riportando l’ormai nota scritta “Je suis Charlie”. Nella foto, sia l’assessore Giovanni Cocciro che il Sindaco Mario Soldano, mostrano inoltre una matita, simbolo che ormai rappresenta la libertà di stampa e di espressione cui tanto si richiamavano i vignettisti francesi del giornale satirico Charlie Hebdo uccisi nell’attentato terroristico dello scorso 7 gennaio.
Gorgonzola
Gorgonzola ha espresso il suo profondo cordoglio esponendo dalla giornata del 9 gennaio, le bandiere italiana ed europea a mezz’asta e listate a lutto.
Ma la vicinanza della città ai francesi, è arrivata con le accorate parole del Sindaco Angelo Stucchi, che ha subito inviato una lettera al collega di Ambert, cittadina della Francia con cui Gorgonzola è gemellata da tempo:
“Di fronte a un gesto di violenza così inaudita, la città di Gorgonzola esprime il suo dolore e la sua profonda condanna davanti all’attentato di Parigi contro il settimanale francese Charlie Hebdo -si legge nella lettera firmata da Stucchi– La violenza non è mai una soluzione per risolvere i problemi che dividono gli uomini e le donne. È la pace e il dialogo la sola via per evitare tragedie come questa. In questo cammino di confronto per la pace e l’integrazione non mancherà il contributo della nostra città“.
Pioltello
Anche Pioltello ha accolto l’invito dell’ Anci ad esporre le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e vicinanza al popolo francese: “Di fronte all’odio insensato dobbiamo far sentire forte i valori di libertà che contraddistinguono la nostra civiltà. – Ha dichiarato il sindaco di Pioltello Cristina Carrer – La nostra vicinanza va in primis alle famiglie di coloro che hanno perso la vita e, poi, a tutto il popolo francese. Charlie Hebdo rappresenterà da oggi una ferita dolorosa, ma anche la forza con la quale le tante comunità di tutto il mondo si sono unite nella lotta di quelli che sono diritti imprescindibili”.
Anche se facendo a meno di una comunicazione ufficiale, sono numerosi i comuni che hanno esposto le bandiere a mezz’asta, ed espresso in forma privata il proprio disappunto per quanto avvenuto a Parigi dalla mattina del 7 gennaio.