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Continua l’impegno del comune di Segrate nel valorizzare e omaggiare la storia sociale e industriale del nostro paese attraverso opere urbanistiche.
Sabato 13 Dicembre alle ore 12.00 verrà inaugurata una nuova rotatoria, realizzata contestualmente al nuovo spazio commerciale Secomind, che sarà arricchita da una Lambretta, memorabile due ruote di casa Innocenti, eccellenza dell’industria italiana. Al centro della rotonda verrà infatti posizionata la 150 LI II del 1960, il modello più prodotto all’epoca con ben 206.020 pezzi.
L’iniziativa, promossa dal comune e dai soci del Lambretta Club Segrate che interverranno all’inaugurazione, è ispirata dalla proposta di presentare il modello 125D del 1952 al salone del Ciclo e Motociclo di Milano, oltre che a omaggiare l’indimenticata motoretta.
Grazie all’intervento previsto nell’ambito della realizzazione dell’area Secomind, l’installazione non è costata nulla al comune di Segrate. “E’ un altro elemento di connotazione del nostro territorio” ha commentato il Sindaco Adriano Alessandrini riferendosi all’attività dell’Innocenti, storica azienda fondata alle porte della città negli anni ‘30.
Il Comune di Segrate in realtà non è nuovo a questo tipo di iniziative.
Altre rotatorie cittadine ospitano elementi con forte richiamo al territorio come una benna, simbolo dell’attività estrattiva della cava del Centroparco, l’aereo in dotazione dall’Aeronautica militare, i binari del treno di Novegro, gli ingranaggi meccanici di Redecesio, e la rotonda intitolata alle biciclette, oltre a diverse vie intitolate a realtà industriale passate come Guzzi, Piaggio, Gilera e Bianchi.
Altre rotatorie cittadine ospitano elementi con forte richiamo al territorio come una benna, simbolo dell’attività estrattiva della cava del Centroparco, l’aereo in dotazione dall’Aeronautica militare, i binari del treno di Novegro, gli ingranaggi meccanici di Redecesio, e la rotonda intitolata alle biciclette, oltre a diverse vie intitolate a realtà industriale passate come Guzzi, Piaggio, Gilera e Bianchi.
ALESSANDRO COLOMBO
