SANITA’ PUNTO NASCITE
LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE VA VERSO L’OSPEDALE UNICO. POCHISSIME LE SPERANZE PER L’UBOLDO

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Era attesa da tempo, da quel 27 novembre messo come primo limite per la consegna (qui).
Ed ecco che la proposta congiunta dei sindaci riuniti in commissione, è stata svelata in Regione, con pochissima soddisfazione dei sostenitori del Punto Nascite dell’ Ospedale Uboldo di Cernusco.

Il documento stilato dai quattro sindaci Andrea Checchi di San Donato, Vincenzo Rocco di Masate, Alberto Fulgione di Liscate e Riccardo Benvegnù di Binasco, prenderebbe la strada che conduce all’ospedale unico, mirando ad “un’armonizzazione dei punti ospedalieri esistenti, in modo che ognuno si specializzi in un determinato ambito -ci ha spiegato il Consigliere Regionale Fabio Pizzul– La strada sarebbe ora quella di un consolidamento specifico degli ospedali di Melzo e Cernusco, in modo che siano complementari, oltre all’intenzione di riqualificare i presidi sanitari esistenti diversi dagli ospedali, come gli ambulatori, e alla ricerca di risorse per il POT (ndr:Polo Ospedaliero Territoriale) a Vaprio.

E’ chiaro comprendere come questo percorso difficilmente cambierà le sorti del punto nascite di Cernusco.

A tale proposito, e in particolare sul documento tirato dai quattro sindaci dell’ ASL Milano 2 riuniti in commissione, è intervenuta anche la Consigliera Regionale Gruppo Misto e Coordinatrice Popolari per l’Italia Regione Lombardia, Maria Teresa Baldini, che da tempo si sta spendendo per le sorti del reparto cernuschese, con una mozione proposta in Regione per salvare la maternità dell’ Uboldo (clicca qui), poi non passata.

Non c’è chiarezza -sostiene la consigliera- hanno preso più tempo e sono arrivati a una non decisione nemmeno unanime, rivoltando la frittata e tirando fuori la richiesta di un Ospedale Unico della Martesana senza preoccuparsi più di tanto di quale possa essere il futuro prossimo del Punto Nascite di Cernusco. Un Ospedale Unico non si fa in un giorno e per farlo occorrono studi di fattibilità e importanti risorse economiche. Se gli amministratori locali parlano di Ospedale Unico –continua Baldini vuol dire che suonano un campanello d’allarme sia per il nosocomio di Cernusco che per quello di Melzo.”

Nel frattempo da Cernusco arrivano i dati sulle nascite aggiornati a chiusura del 2014, che confermerebbero il trend degli anni passati ribadendo la posizione da cui i sostenitori del punto nascite del paese non si schiodano, Comitato Salviamo la Maternità in prima fila, che recentemente ha portato alla luce una nuova protesta in merito alla nuovissima sala parto inaugurata all’ Uboldo per 600 mila euro, e ancora inutilizzata. 

Le nascite del 2014 sono già salite a 532, al di sopra di quanto previsto dalla Conferenza Stato-Regioni, e i cesarei sono scesi ulteriormente al 22,4% -conclude la Consigliera Baldini Dopo che i primi cittadini non hanno deciso, l’assessore Mantovani può ancora rivedere la propria scelta. Alla luce del documento dei Sindaci mi chiedo che senso avrebbe avuto ritirare la mozione, come richiestomi, in attesa del loro pronunciamento”.

La vicenda sembra ormai avviarsi verso la conclusione, e per Cernusco restano solo 15 giorni prima dell’entrata in vigore a tutti gli effetti della delibera di accorpamento dei punti nascite.

Dal 1 gennaio, l’unico punto nascita sarà probabilmente quello del Santa Maria delle Stelle di Melzo, dove ricordiamo, ci sono numerosi dipendenti la cui professionalità e competenza non è mai stata messa in discussione.