Ormai è risaputo: la mozione per annullare la delibera di accorpamento dei punti nascite, presentata dalla Consigliera Baldini di Gruppo Misto, è stata bocciata (qui).
Un’altra cosa nota, è che sul PD in Regione sono piovute le critiche di chi accusa il partito di essere causa di questa bocciatura. Ma non solo, molti i cittadini che hanno fatto arrivare le proprie lamentele, non esattamente pacate, al direttivo dei Democratici in Regione e anche, e soprattutto, alla sezione Cernuschese del partito.
“Innanzitutto chiariamo -ha spiegato il Segretario del PD di Cernusco Daniele Pozzi– Il PD non ha votato contro, il PD ha chiesto ripetutamente con le chiarissime parole del Consigliere Borghetti, di ritirare la mozione, perché rappresentava una forzatura ad un processo diplomatico in corso, che vede i sindaci impegnati a trovare soluzioni condivise per il bene di tutta la sanità della Martesana. Votando cosa si pensava di ottenere ? Senza la proposta richiesta a suo tempo dalla Regione per valutare un’ eventuale cambio di rotta, le posizioni dell‘Assessore Mantovani non potevano che restare le stesse di ottobre“.
E in effetti, è stato così: l’Assessore Mantovani ha ribadito le ragioni tali per cui un rafforzamento di Melzo sarebbe più opportuno (già espresse anche durante la riunione serale a Cernusco di cui vi abbiamo parlato qui), e la maggioranza gli si è stretta attorno facendo quadrato e votando contro la mozione della Baldini.
“Se si andasse ad una votazione noi non ci esprimeremmo, non perché siamo contro o a favore di uno o dell’altro polo sanitario, ma perché riteniamo che sia più serio avere a disposizione tutti gli elementi per valutare la situazione, attendendo il lavoro della commissione“.
Questo è stato , in sintesi, il concetto espresso dal consigliere regionale Borghetti del PD, durante la seduta consigliare, nella quale lo stesso consigliere aveva richiesto alla collega Baldini, di ritirare la mozione, dando tempo ai sindaci riuniti in commissione, di elaborare la loro proposta e presentare i loro riscontri.
“C’era una delibera che indicava la chiusura del Punto Nascite dell’Uboldo -ha concluso Pozzi– per modificare questo punto di vista si era detto che sarebbe servita una proposta congiunta dei Sindaci, e mentre questa sta per arrivare, si forza la mano per ottenere subito l’annullamento di quella posizione. Era inevitabile che le posizioni dei contrari restassero identiche senza nuovi elementi di discussione, perché il Consiglio si era già espresso in merito. E’ stata una mozione Kamikaze“.
Di contro però, c’è chi sostiene che quella della Commissione di 4 sindaci, sia solo una misura adottata per perdere tempo ed arrivare in sordina al 31 dicembre, quando ormai non ci sarà più tempo per esprimersi e la delibera entrerà in vigore dal mattino successivo.
Ora non resta che attendere il lavoro svolto dai primi cittadini, che saranno chiamati a breve a presentare la proposta congiunta di riorganizzazione della sanità nell’ Adda Martesana, compresa una soluzione alternativa alla chiusura di uno dei punti nascite.