Paolo Micheli
, Consigliere Regionale Lombardo di Patto Civico, ricorda a gran voce ad alcuni sindaci della Martesana, di utilizzare i contributi antisfratto destinati ai Comuni e forniti dalla Stato alla Regione Lombardia.
“Tra i destinatari dei fondi stanziati nella predetta delibera vi è anche il suo Comune che sono sicuro abbia avviato entro il 30 ottobre 2013 azioni per il contrasto alla morosità incolpevole, requisito necessario per accedere ai fondi – scrive Micheli ai Sindaci – Sono certo che lei abbia già fatto inviare dagli uffici competenti alla Prefettura l’elenco degli inquilini morosi incolpevolmente ma, poiché l’adesione alla misura da parte del Comune deve avvenire entro il 31 dicembre 2014, mi preme sollecitare la celerità nell’adempimento delle procedure burocratiche affinché i cittadini in difficoltà possano usufruire di questo importante aiuto economico”.
Ma da dove viene questo fondo antisfratto, e di cosa si tratta ?
Stiamo parlando di un fondo pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015, istituito dal Ministero delle Infrastrutture con il Decreto 102 e destinato a quegli inquilini in una “situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”.
Stando a quanto indicato anche dal Consigliere Micheli, in Martesana, sono 11 le città raggiunte dalla delibera, che devono informare e aiutare i cittadini ad usufruire di questa interessante possibilità che vede La Regione Lombardia in possesso di un’importante somma da destinare, pari a 12 milioni di euro, da ripartire tra tutti i comuni individuando quelli con la più alta tensione abitativa.
Tra le città della nostra zona dunque, riguardo le locazioni sul libero mercato le risorse sono state assegnate così:
a Cologno Monzese 73.789,24 euro, a Pioltello 66.805,31, a Melzo 65.375,90 e a Vimodrone 65.178,73. Ci sono poi Cernusco sul Naviglio con 53.900,70, Trezzo d’Adda con 53.197,94, Gorgonzola con 52.730,98 e Cassano d’Adda con 50.625,00. Chiudono infine Segrate con 46.625,41, Peschiera Borromeo con 40.064,82 e Cassina de’ Pecchi con 37.625,60, per un totale di 605mila euro.
Ovviamente i criteri per poter accedere, indicati nell’articolo 3 dello stesso Decreto, sono rigidi, e a spiegarli più chiaramente ci ha provato, tra gli altri, l’USB ASIA, Associazione Inquilini e Abitanti:
“Per accedervi i cittadini devono avere reddito I.S.E. non superiore ad euro 35.000 o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. non superiore ad euro 26.000,00; siano destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida; siano titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato (escluse le categorie catastali A1, A8 e A9) e risiedano nell’alloggio da almeno un anno; abbiano cittadinanza italiana o europea ovvero posseggano regolare titolo di soggiorno”.
Come detto, la scadenza per indicare alle Prefetture l’elenco degli inquilini morosi è fissata per il 31 dicembre 2014, il tempo quindi stringe per i Comuni e questo è il motivo che ha portato Paolo Micheli, Consigliere Regionale di riferimento della Martesana per il Patto Civico di Ambrosoli, a scrivere ai sindaci delle città sopra citate, ricordando alle amministrazioni la grande possibilità per i cittadini che vivono in quelle situazioni difficili.
Se siete dunque in posseso dei criteri sopra elencati, o pensate di potervi rientrare, e risiedete in una delle 11 città sopra citate, recatevi al più presto nel vostro comune per chiedere informazioni in merito a questi fondi antisfratto.
GABRIELE ROSSI