CITTA’ METROPOLITANA
APPROVATO LO STATUTO, LE VOCI DI CHI HA VOTATO A FAVORE E CHI NO

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A quasi tre mesi della sua nascita, la Città Metropolitana milanese si è dotata di uno Statuto, approvato in via definitiva Lunedì 22 Dicembre dalla Conferenza Metropolitana (formata da tutti i sindaci dell’ex provincia), già approvato il 17 Dicembre dal Consiglio Metropolitano. Presenti a Palazzo Isimbardi 99 dei 134 sindaci aventi diritto, dei quali 91 hanno espresso voto favorevole, 5 contrario e 3 non hanno partecipato alla votazione. La legge richiedeva il voto favorevole di almeno 44 sindaci, rappresentanti di 1/3 dei comuni dell’area metropolitana, quindi si è potuto procedere con l’approvazione (per i più curiosi, qui il testo integrale). “La Città metropolitana di Milano si propone si esprimere il meglio della cultura di governo della esperienza amministrativa dei comuni del proprio territorio, ognuno portatore di storie e tradizioni in un quadro integrato e policentrico che ne rispetti l’identità e ne valorizzi la partecipazione” si legge nel preambolo, a cui seguono vari capitoli di diverso argomento, dalla partecipazione popolare alle funzioni, dagli organi di governo ai rapporti con gli altri enti territoriali.

Oltre allo Statuto, è stata anche approvata all’unanimità, previa astensione dei sindaci di Pioltello e Segrate, una mozione che esprime preoccupazione per la Legge di Stabilità che rischia di rendere complicato se non impossibile il lavoro della neonata Città Metropolitana, chiedendo risposte decise e veloci dal Governo. (qui il testo).

Oltre ai sindaci, anche altri sono stati i protagonisti dello scorso Lunedì: i lavoratori dell’ex provincia di Milano hanno occupato simbolicamente e pacificamente l’aula del Consiglio di Palazzo Isimbardi. Quasi tutti precari, i lavoratori hanno fatto sentire la propria presenza per chiedere di non essere dimenticati una volta abolita definitivamente la vecchia istituzione, ricordando la necessità di avere risposte riguardo al loro futuro. La questione non è comunque indifferente a Sindaco, Consiglio e Consulta, che hanno inserito nella mozione sopracitata richieste di chiarimento al Governo e “risposte positive relativamente al rinnovo dei contratti dei lavoratori precari” all’interno del decreto Milleproroghe.

LA SODDISFAZIONE DI CHI HA VOTATO A FAVORE

Si dice soddisfatto il Sindaco di Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini, nonché Vicesindaco della Città Metropolitana, che affida ai social network la sua prima dichiarazione. “Il voto favorevole fotografa un’ampia condivisione dello Statuto, ben superiore a quanto richiesto dalla legge- scrive sul suo profilo Facebook- Il passaggio di quest’oggi era fondamentale per consentire alla nuova istituzione di prendere avvio nel pieno dei poteri. Non mancano e non mancheranno i problemi, ma da oggi opereremo con ancora più determinazione per raggiungere gli obiettivi che la Città Metropolitana ha davanti a sé!”.

Ha partecipato alla Conferenza Metropolitana e votato a favore dell’approvazione dello Statuto anche Andrea Parma, Consigliere comunale di Cassina de’ Pecchi, in quanto delegato dal Sindaco Massimo Mandelli. “Il raggiungimento dello Statuto, votato a stragrande maggioranza, non è stato un lavoro semplice, ma di mediazione. Del resto l’obiettivo posto dal Consiglio Metropolitano, e cioè l’approvazione dello Statuto entro fine anno, non era di facile raggiungimento– ha dichiarato, individuando nel Capitolo IV dello Statuto un passaggio importante, relativo alle “Zone Omogenee” ovvero le aree sovracomunali interne al perimetro metropolitano, spiegando che- Le zone omogenee sono stimolate per l’organizzazione in forma associata di servizi comunali e verranno incentivate economicamente dalla “Città Metropolitana” stessa: un argomento interessante, anche rispetto il nascente nuovo Ente in Martesana, “l’Unione dei Comuni” e che va nell’ottica di promuovere l’associazione e la condivisione di funzioni e servizi che i Comuni, singolarmente, a fatica riescono a mantenere”. E ora, da dove cominciare il lavoro di questo nuovo ente? “Dall’unificazione, ad esempio, delle tariffe per i mezzi pubblici, come il biglietto unico per la Metropolitana: sarebbe una bella e promettente partenza”.

LE VOCI FUORI DAL CORO DELLA MARTESANA

Dura la posizione del Sindaco di Pioltello Cristina Carrer che, intervenuta durante la Conferenza del 22 Dicembre, ha spiegato la motivazione del suo voto contrario all’approvazione dello Statuto.

I consiglieri metropolitani hanno fatto un grande lavoro in questi mesi e li ringrazio, è stata una discussione lunga e in alcuni casi difficile. Il punto però è che questo documento risulta essere un bellissimo manifesto di intenti che poco ha a che fare con la realtà territoriali ha detto il Sindaco Carrer- Il documento che avete redatto cerca di mettere una pezza a una Legge fatta in fretta e male (la Legge Delrio ndr). A mio avviso mancano le azioni concrete e gli obiettivi per credere che questo ente sia in grado di camminare: mancano le coperture finanziarie, gli obiettivi di cui all’art. 3 dello Statuto sono irrealizzabili e sono ancora da risolvere problemi delicati tra cui quello che vede coinvolti tantissimi lavoratori”. L’articolo 3 a cui si riferisce Carrer riguarda il benessere della popolazione, la cura e lo sviluppo strategico del territorio, lo sviluppo sostenibile, la realizzazione di un’amministrazione pubblica più efficiente: insomma, tutti principi condivisibili ma difficilmente realizzabili nell’immediato, nella situazione odierna.

Ha poi presentato un problema molto sentito in Martesana, legato alla dimensione delle città, forse troppo piccole per avere reale peso nelle decisioni. “È evidente che finché si ragionerà in termini di peso ponderato dei singoli Comuni, si avrà un ente milanocentrico, troppo impegnato per guardare fuori dalle sue mura– ha continuato il Sindaco di Pioltello- Basti pensare che la zona 8 di Milano conta circa 180mila abitanti: noi, come Comune di Pioltello, non raggiungiamo i 40mila, per non parlare dei tantissimi comuni ancora più piccoli e lontani”.

Non posso votare questo statuto perché, anche se ne condivido lo spirito con il quale in molti ci hanno lavorato, non credo possa essere rappresentativo e credo che siano in molti i sindaci a pensarla come me ma, che a differenza mia, stanno cercando di farsi andare bene quella che più che un’opportunità per il futuro sa di occasione persa” ha concluso con durezza.

Anche il Sindaco di Segrate Adriano Alessandrini ha sottolineato nel suo intervento durante la Conferenza del 22 le criticità della Città Metropolitana, esprimendo la propria disapprovazione. A me non piace come è stata istituita la Città Metropolitana, un’unione di comuni che forse hanno poco a che vedere uno con l’altro- ha spiegato– Si è arrivati ad uno Statuto stabilito da persone che non sono state elette, se non in un secondo livello”. Ha fatto anche critiche specifiche riguardo allo Statuto, riferendosi a ciò che non apprezza e ciò che a suo parere manca nel testo. “Non ho letto nulla per quanto riguarda la semplificazione, per esempio- e ha continuatoLe zone omogenee mi sembrano qualcosa di terrificante. Si è tanto parlato di Città Metropolitana e Alessandrini si sarebbe aspettato qualcosa di più, magari segnali più forti. “Due esempi: uno si chiama Expo, che non vede coinvolti in nessun modo e in nessun caso nessun altro comune, se non quelli originariamente coinvolti. Non c’è nulla al fuori di Milano. E poi il car sharing, che l’assessore Maran sta cercando di portare fuori dalla città. Però i segnali non sono positivi”, precisa riferendosi alle complicate modalità di adesione dei comuni esterni. “Stiamo ancora aspettando, non mi sembra che questa città metropolitana migliori le cose. Lo statuto ha tante dichiarazioni di principio molto belle, ma l’orientamento delle politiche del territorio un po’ mi spaventa- e ha conclusoLo statuto avrebbe dovuto dire qualcosa di più sui vantaggi, ma facendo esempi pratici e concreti. Aspetto con ansia che le cose migliorino, aspetto un’elezione diretta, aspetto di cambiare parere”.

Opinioni e punti di vista diversi caratterizzano la politica della Martesana riguardo alla Città Metropolitana. Per capire meglio l’argomento e farsi un’idea più chiara di tutto questo, vi rimandiamo agli articoli di approfondimento di Fuori dal Comune (link1, link2, link3link4, link5). È possibile anche scaricare il video completo della Conferenza, a questo indirizzo.