CARUGATE
DAL NICARAGUA GLI AUGURI DE “LA COMUNE” AI LETTORI, E IL RACCONTO DI UNA SITUAZIONE DRAMMATICA

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È da poco meno di due mesi che i volontari dell’associazione “La Comune Luigi Bottasini” hanno salutato Carugate e sono partiti alla volta del Nicaragua per portare avanti i loro progetti di solidarietà internazionale (qui) al servizio delle comunità più povere e in difficoltà, promuovendo la costruzione di infrastrutture essenziali come pozzi e impianti elettrici, ma anche progetti culturali e di istruzione (per conoscere meglio la storia dell’associazione, qui).

Ora, con gli auguri di Natale diretti a voi lettori (qui e a fondo articolo) arrivano anche loro notizie.

LA SITUAZIONE PRECARIA E LA MALATTIA
Il gruppo arrivato in Nicaragua a Novembre ha trovato una situazione non facile, con clima umido e un caldo infernale che tocca anche i 40 gradi, creando l’ambiente favorevole allo sviluppo di zanzare alla diffusione di malattie respiratorie e intestinali.

Uno dei virus più temuti è la Chikungunya, che si trasmette con la puntura di una zanzara e porta dolori ai piedi e alle ossa, mal di testa, febbre alta e vomito. Purtroppo il diffondersi di questo virus è favorito dalla presenza di rifiuti abbandonati, e acqua sporca e insalubre cui alcune volte devono ricorrere per cause di forza maggiore anche  i volontari.

E purtroppo il terribile virus non ha risparmiato il gruppo di cooperanti, infettandone 3 su 5 e rallentando così i lavori di solidarietà. Mentre Gloria, Virginio e Juri, colpiti dalla malattia, si curano e fanno gli esami medici necessari, Dino e Gianfranco fanno quello che riescono per continuare il loro lavoro.

IL LAVORO: I POZZI, LE SCUOLE, LE BORSE DI STUDIO
Ma le avversità non li hanno fermati del tutto. Dopo aver visitato diverse comunità che necessitano della costruzione di pozzi per l’acqua, stanno valutando dove intervenire e soprattutto quando, tenendo conto delle condizioni climatiche. Anche se sarà un duro lavoro, ottimisticamente cominceranno nel mese di Gennaio.

Proseguono anche gli incontri e i progetti con le scuole, come l’Istituto Josè Benito Mondragon di El Bonete e la scuola Sagrada Familia di Managua, andando a verificare la resa scolastica degli alunni, le situazioni familiari e l’assegnazione delle borse di studio. Anche se Dicembre è un mese particolarmente difficile, i volontari proveranno comunque a portare a compimento i progetti di costruzioni di servizi igienici e computer a El Bonete e tre pozzi a Jinotega, come era stato programmato in seguito alla collaborazione con il Comune di Cernusco sul Naviglio (qui).

LA GIORNATA TIPO
La vita dei volontari non è per nulla facile, anche per chi non è stato colpito dal terribile virus.
Sveglia alle 5, doccia fredda e pronti a partire, con zaino in spalla riempito del minimo indispensabile, onde evitare furti o assalti. Taxi, bus e dopo 3 ore arrivano a Jinotega, alla casa base Radio Family, dove vengono organizzati e monitorati i progetti.
A bordo di una vecchia Toyota i volontari visitano le varie comunità, cercando di capire dove è più importante che arrivi il loro aiuto. Sono tutto il giorno in giro, sostenuti solo da un caffè bevuto la mattina. A fine giornata tornano al campo a Managua, stanchissimi e con poco cibo nello stomaco.

UNA RIFLESSIONE DEI VOLONTARI
La malattia, le condizioni atmosferiche e la povertà dilagante sono tutti elementi che creano grandi difficoltà alla vita di tutti i giorni e sono di ostacolo ai progetti de La Comune, ma i volontari sono determinati, nonostante tutto, a continuare con grande energia, e le loro parole ci riportano con i piedi per terra, veicolando la nostra attenzione su quelli che sono i veri problemi:

Virus non è solo la Chikungunya. Nella nostra società vivono e si rinforzano vari virus. Virus sociali, culturali, politici, finanziari, economici e commerciali. C’è il virus del privato, della ricchezza e dell’edonismo. Tuttavia non possiamo smettere di credere che il mondo può o potrebbe essere diversoAnche le piccole cose buone e positive sono una speranza. Ai giovani non si può continuare a dire che sono il nostro futuro, loro ci sono già e hanno bisogno di un presente concreto per costruirsi il loro futuro personale, come famiglia, lavorativo, culturale. Per questo dobbiamo essere esempio vivente d’impegno e responsabilità”.

Qui sotto la lettera di auguri scritta dai volontari de La Comune Luigi Bottasini per i nostri lettori, a conclusione di un anno di sostegno e vicinanza reciproca.

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