Nella foto di copertina, un’immagine di archivio del Circolo PD Biagi di Cologno
La notte tra giovedì 11 e venerdì 12 dicembre, passerà alla storia del PD colognese,
come la notte che ha segnato il cambio di rotta, la frattura col passato, l’inizio di un percorso in nome della discontinuità.
Impegnati a ragionare sulla futura campagna elettorale che porterà alle amministrative del 2015, e ad eventuali votazioni primarie interne al partito, i direttivi di entrambi i circoli PD del paese, il Biagi in pieno centro e il Cervi di San Maurizio, hanno fatto quadrato e votato un ordine del giorno che suona come una sentenza:
“E’ inopportuna la candidatura alle eventuali primarie di partito, di figure che abbiano ricoperto ruoli dirigenziali o siano state esponenti in consiglio comunale, dei partiti e delle liste che sono state coinvolte con gli arresti di Cantalupo e Diaco.”
Questo è il sunto dell’ odg votato in un clima particolarmente teso, riportato anche dalla newsletter online molto vicina alle vicende politiche del paese, Cologno Fuoridalcoro.
Con 12 voti a favore, 1 solo contrario, 1 astenuto e 3 non votanti, i direttivi del PD hanno creato una frattura epocale, sbarrando la strada alle primarie a nomi come quelli di Del Corno ex Api e ora PD (ve ne abbiamo parlato qui e qui) ma anche a Volpe, PSI e Presidente del Consiglio, e D’ Erchie capogruppo PSI.
La votazione dice ben altro però, e consegna alla città un Partito Democratico senza una guida salda, senza una vera maggioranza e con un equilibrio più che precario della stessa amministrazione, che nonostante i pochi mesi rimasti prima delle elezioni, potrebbe non escludere del tutto la minaccia di una crisi di giunta, che porterebbe ad un commissario traghettatore della città sino alle amministrative.
Questa però, non sembra essere a tutti gli effetti la strada più facilmente percorribile, ma per il prossimo lunedì il Sindaco ha indetto una riunione di maggioranza, che si preannuncia cruciale per il futuro politico imminente de paese.
“Il partito ha preso una decisione concreta verso una volta storica che chiede discontinuità col passato, che punta al rinnovamento totale, alla rottura con la storia politica recente di questa città -ha commentato Stefano Facchi del PD– è una scelta necessaria che se presa mesi fa con coraggio, avrebbe consentito al partito di porsi diversamente verso la città e perdere meno consensi.”
Ora la sezione locale dei democratici, attende la presa di posizione della stessa federazione, chiamata ad esprimersi in tempi brevi visto anche l’inizio imminente della campagna elettorale, con le amministrative ormai distanti pochi mesi e un partito che deve trovare una figura attorno alla quale ricompattarsi.
Si chiude quindi davvero col botto per l’amministrazione cittadina, l’ultimo stralcio di un 2014 completamente da dimenticare per la sinistra colognese.