Dopo un mese di discussioni e manifestazioni, di riunioni e delibere, di sospensioni e attese,
sulla “questione punto nascite“, arriva perentoria anche la voce del personale del reparto melzese del Santa Maria Delle Stelle.
Laddove il Sindaco di Melzo Antonio Bruschi, ha ribadito con forza la strategica posizione dell’ospedale cittadino rispetto a quello Cernuschese (clicca qui), C.R., infermiera di ostetricia e ginecologia del Santa Maria Delle Stelle, riporta la discussione sull’aspetto della sicurezza e della qualità del servizio.
“La premessa doverosa, è che sappiamo perfettamente come a Cernusco abbiano sempre lavorato, e lavorino tutt’ora in termini di professionalità e competenza -ha spiegato l’infermiera- ma credo sia lecito evidenziare quante potenzialità possiede il nostro reparto, dove sicurezza e adeguatezza sono garantite non sonoro dal numero dei parti, ma da tutta una serie di servizi e aspetti che rendono alti gli standard qualitativi.”
Per dovere di cronaca, va detto che sino ad ora, sia i politici sentiti a riguardo, sia i commenti giunti dalla Regione, hanno sempre sottolineato le potenzialità viabilistiche e la posizione strategica del presidio ospedaliero, senza mai entrare troppo nel dettaglio di ciò che il reparto offre, soprattutto da quando è stato completamente ristrutturato, e che C.R. tiene a evidenziare:
“La sala operatoria è attigua alla sala parto, e per tanto laddove sia necessario un taglio cesareo, è possibile praticarlo nell’immediato senza trasportare la paziente; vi è inoltre una vasca in sala travaglio che consente il parto naturale assistito dall’ostetrica, che insieme all’infermiera è presente in modo costante anche in sala parto per la donna, mentre un’altra infermiera svolge un lavoro dedicato esclusivamente al neonato. E molte altre sono le peculiarità che garantiscono un servizio adeguato e qualitativo, come l’uso del protossido in fase di travaglio, un gas non nocivo che riduce il dolore, e ancora l’utilizzo dell’omeopatia prima, dopo e durante il parto“.
Proprio sull’assistenza si concentra l’infermiera melzese, che ricorda inoltre come nel reparto ci sia “la presenza costante del personale infermieristico ed ostetrico a servizio della mamma, oltre alla disponibilità di infermiere e puericultrici ad assistere il bambino. Non dimentichiamo inoltre il reparto dedicato alla Ginecologia, con un nuovo primario competente appena giunto da Vimercate“.
La cosa che pare evidente, dopo aver raccolto le testimonianze delle infermiere, dei medici, delle ostetriche, è che in entrambi i poli ospedalieri, i dipendenti ci tengano a ribadire che prima di tutto, prima dell’accessibilità stradale, prima dei dati, prima dei tagli aziendali praticati sulla sanità, ci sono qualità e professionalità che sono all’ordine del giorno nel “lavoro svolto egregiamente sino ad ora da entrambi i presidi“, come precisa C.R.
Questa ultima osservazione dell’infermiera melzese, contiene un po’ il succo di quanto detto anche dal Sindaco Comincini durante la famosa manifestazione Pro Uboldo (clicca qui), che l’infermiera melzese sintetizza così: “non si tratta di fare campanilismo né di tirare l’acqua al proprio mulino“. Infatti, la volontà di entrambi i presidi, è sottolineare davanti alla Regione, le proprie garanzie di sicurezza e qualità offerte alle donne che devono partorire, affermando il proprio diritto a continuare nel loro percorso lavorativo.