Giuliano Pisapia
ha preso in mano con decisione la questione Metro 4,
quella line anche, come vi avevamo già detto (leggi qui), potrebbe anche giungere sino alla Stazione di Segrate, toccando Novegro, Pioltello e Limito.
Venerdì 28 novembre il Sindaco del capoluogo ha convocato partiti di maggioranza e d’opposizione, per poi approvare in Giunta la delibera con le “linee di indirizzo per la stipula della convenzione di concessione e per gli ulteriori adempimenti contrattuali necessari alla prosecuzione del progetto di realizzazione e gestione della Linea 4 della metropolitana di Milano”.
La scelta non è stata delle più facili, viste le prospettive di indebitamento da parte del Comune milanese, ma Pisapia resta convinto che la costruzione di questa nuova infrastruttura porterà benefici per lo spostamento dei cittadini.
“Oggi è una data decisiva per il futuro di Milano e della Metro 4 –ha detto Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità del Comune di Milano- A questo punto attendiamo che i soci privati chiudano e formalizzino l’accordo con le banche, posto che le risorse del Comune e del Governo sono notoriamente già disponibili. M4 è un’opera strategica che collegherà importanti quartieri popolosi con il centro della città e l’aeroporto di Linate. Grazie a M4 nei prossimi anni verranno creati 2mila nuovi posti di lavoro”.
Con 21 stazioni, la linea “blu” collegherà l’aeroporto di Linate a San Cristoforo, attraversando la città da est a sud-ovest.
Ma qualcuno già pensa ad una sua estensione in una linea di superficie che parta da Linate arrivando ai comuni dell’est, con tappa a Novegro.
Il costo complessivo dell’opera è di 1,8 miliardi di euro, di cui 958 milioni dello Stato, 461 dei privati e 400 del Comune di Milano.
I problemi però non sono finiti: a Febbraio arriverà la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso fatto dalla seconda classificata nella gara d’appalto, la Pizzarotti che, se dovesse avere ragione, farebbe ripiombare nel caos la costruzione della linea 4, portando inoltre penali per il Comune di Milano a causa della convenzione siglata.