Giovedì prossimo 27 novembre, alle 20.45 in Atrion, si concluderà il percorso di Humus Art,
che tra i vari progetti di questo 2014 di cui abbondantemente vi abbiamo parlato (qui, qui, qui, qui,qui), ne ha uno che spicca in modo particolare: un racconto per Carugate, iniziativa che coinvolge ben 11 tra associazioni e realtà locali che si occupano di sociale, sport e cultura.
L’intento dell’iniziativa è quello di portare alla luce il legame esistente tra il territorio e queste realtà, che sono l’elemento di base del tessuto sociale della città. La particolarità che ne è emersa, leggendo i testi pervenuti, nonostante i diversi approcci alla vita, è un attaccamento sincero verso Carugate, caratterizzato spesso da tratti nostalgici e segnato dalla difficoltà, che è propria di ogni periferia urbana, di riconoscersi in un territorio in perenne mutamento.
Tutti i testi completi, saranno presentati nella serata conclusiva di Humus Art, ed esposti in una mostra dedicata presso Atrion. Nel frattempo però, vi proponiamo alcuni estratti.
LA COMUNE BOTTASINI
La comune Luigi Bottasini nel suo testo racconta: “La nostra associazione è nata quando a Carugate girava ancora qualche carretto con paglia e fieno […] Era un epoca in cui la terra aveva un valore per l’agricoltura, poi ha preso piede l’artigianato seguito dall’industria per arrivare all’attuale commercio, che non solo ha cambiato il lavoro ma anche i costumi e la cultura della gente. […] I cambiamenti hanno mutato quasi le relazioni umane e i valori, l’etica e la morale, per lasciare spazio ad una vita dove il virtuale, la fretta, hanno preso il posto della realtà e della riflessione. Anche la partecipazione alla vita del paese è cambiata molto, così come l’uso del territori.”
IL GRUPPO TEATRO TEMPO
Lo stesso sentire emerge dal Gruppo Teatro Tempo, che sebbene abbia radici differenti rispetto a La Comune afferma “Carugate 1983. E’ un periodo di grandi trasformazioni. Le corti che hanno caratterizzato la vita sociale del paese cadono una ad una sottomesse alle esigenze della nuova urbanizzazione. Resteranno radicate indelebili solo nei ricordi e nel dialetto, che ha ora meno spazi in cui alzarsi sicuro di essere compreso in tutte le sue sfumature […]. E’ in quest’epoca di forti cambiamenti che un manipolo di ragazzini, che sguazzano nel fertile terreno dell’adolescenza, vengono adescati dal seme della cultura…”.
Proprio a causa di queste trasformazioni sociali, l’attaccamento per il paese e la necessità di non disperdere la comunità si fa sentire in differenti ambienti civili, ma soprattutto vicini alla parrocchia e all’oratorio.
IL GRUPPO SOSTEGNO PARKINSONIANI
Il gruppo sostegno Parkinsoniani, tra i primi ad aderire alla proposta di Humus Art, definisce in modo limpido e preciso l’essenza dell’associazionismo carugatese: “Nel corso di questi lunghi anni ho potuto constatare nella nostra comunità una forza, alquanto diffusa, capace di coinvolgere numerosi cittadini nell’offrire liberamente il proprio tempo nell’elevazione della qualità sociale del paese. Tale forza, a mio avviso, proveniva e proviene tutt’ora soprattutto dall’oratorio che ritengo essere una delle principali fucine di volontariato della nostra comunità”.
CENTRO D’ASCOLTO SANTA MARIA – CARITAS
Molte sono infatti le realtà, di stampo cattolico che da anni si spendono per il sociale e che costituiscono una ricchezza enorme per la comunità, come per esempio il Centro d’Ascolto e Intervento S. Maria della Caritas, dove “si ascolta chi entra ed espone le sue difficoltà di vita, il suo bisogno. Chi ascolta fa domande per comprendere bene il vissuto, per immedesimarsi nella situazione, chiede le opportune documentazioni di verifica e insieme si cerca di trovare strade per tentare di risolvere i problemi, per cercare di rendere la vita più vivibile”.
UNIONE SAMARITANA E GRUPPO VISITA MALATI
L’Unione Samaritana che dal 1998 opera presso la Casa dell’Anziano San Camillo, sottolinea il bisogno di essere comunità di fronte a chi è in difficoltà: “Dopo 25 anni di esperienza ci rendiamo conto della necessità di una collaborazione gratuita e generosa, di un volontariato non facile che richiede una spiccata umanità e di una paziente e gioiosa capacità di ascolto”.
Lo stesso fa il Gruppo Visita ai Malati: “nato nella Parrocchia di Carugate 40 anni fa, quando l’allora Arciprete Don Camillo Locati, sensibile al tema della sofferenza e della vecchiaia, voleva mantenere costantemente le relazioni, non solo pastorali ma anche umane e sociali, con coloro che per condizioni fisiche o per anzianità non potevano più uscire di casa”.
KAOS
Tuttavia le opportunità di tessere e rafforzare legami non sono appannaggio solo del mondo adulto: il gruppo Kaos – Kompagnia Animazione Oratoriana Spettacoli, offre opportunità uniche per i giovani: “Uno degli obiettivi su cui si basa il gruppo è quello di utilizzare il teatro come mezzo educativo di crescita. […] la cosa più importante non è quella di creare un gruppo di teatranti, ma quella di creare un gruppo di amici, di persone che si rispettano […]”.
POLISPORTIVA CARUGATE
Anche la Polisportiva Carugate non è da meno: “In questi 32 anni di intensa attività abbiamo incontrato e conosciuto tanti bambini e giovani carugatesi che hanno potuto giocare e divertirsi sui nostri campi. Tante le soddisfazioni per i risultati ottenuti, ma soprattutto per aver dato l’opportunità a tanti giovani di condividere con altri la stessa passione per la pratica dello sport”.
CENTRO CULTURALE SANT’ANDREA
La volontà di confronto diretto con il territorio emerge in molte realtà, come per esempio il Circolo Culturale Sant’Andrea: “Proprio per la proposta cristiana ci siamo interessati a tutto ciò che incontravamo sul nostro cammino, e volevamo verificarne la pertinenza, cioè la contemporaneità di Cristo nella realtà individuale e sociale. Inseriti nel contesto della città volevamo rendere partecipi tutti della nostra esperienza umana attraverso il cinema, il teatro, la letteratura, l’arte, gli incontri, i dibattiti, le gite, i musei, le mostre e i concerti”.
CIF
Lo stesso vale per il CIF – Centro Italiano Femminile, che tra le varie attività vuole sottolineare quella “che si svolge, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’azienda speciale farmacia e servizi alla persona, e il Centro Tumori di Milano, nel Centro di Prevenzione di via Cesare Battisti. In esso vi vengono effettuate […] visite con medici specializzati nei tumori al seno e alla cute, e il PAP test”.
GLI AMICI DEL PRESEPE
Il forte legame con Carugate emerge anche dall’Associazione Amici del Presepe che a proposito afferma: “Quello che più conta per l’associazione è mantenere vive le radici della nostra fede e le tradizioni ad essa legate. A riprova di ciò, nei vent’anni di attività del gruppo si contano numerosi restauri di Croci votive, cappellette e dipinti che secoli di storia e di devozione hanno lasciato nel territorio comunale”.
Da tutte queste testimonianze si delineano i contorni di una Carugate viva, che opera nella quotidianità per tenere vivi i legami e le relazioni sociali, che fanno sì che la città non sia solamente il luogo dove andare a dormire dopo una lunga giornata di lavoro, ma un luogo di scambio dove non si è soli.
Un luogo dove una persona si sente a casa anche al di fuori della porta della sua abitazione.