Foto di copertina presa dal web
Alcuni profughi verranno ospitati a Brugherio
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Questa è la notizia che ha scatenato infinite e pesanti polemiche sui social network così come per le strade del paese.
Al centro delle accuse l’amministrazione, rea secondo alcuni, di aiutare i migranti e non i brugheresi in difficoltà.
Ma le cose non stanno del tutto così, perché l’ospitalità è un’idea delle Suore di Maria Bambina, inserita nel quadro delle opere caritatevoli e solidali delle religiose, le quali hanno deciso di ospitare i profughi nella loro casa su richiesta di una Cooperativa. Non si tratta di un affitto né di un’assegnazione di abitazione dunque, ma di un’ospitalità temporanea.
L’amministrazione però, è stata messa comunque sotto i riflettori delle critiche.
L’ex Sindaco Maurizio Ronchi della Lega Nord, ha rilasciato dichiarazioni pesanti a VIviBrugherio:
“Cosa sta succedendo, esistono casi sociali di serie A e B, i poveri italiani sono meno importanti degli extracomunitari ? Questo è razzismo bello è buono, è discriminazione nei confronti di alcune persone che hanno bisogno. Viviamo in una società dove se un italiano perde il lavoro è considerato un fannullone se un extracomunitario non lo trova o non lo cerca e chiede i soldi per strada è considerato un poverino da aiutare.”
L’ex sindaco inoltre esprime dubbi, sempre dalle pagine di ViviBrugherio, sulla scelta delle suore:
“Visto che esistevano dei locali liberi non riesco a capire perché le suore non li hanno messi a disposizione del comune.”
Nel frattempo, mentre imperversa la bagarre, anche in altri paesi c’è chi invece propone a tutti gli effetti di utilizzare locali liberi per l’emergenza profughi. Come ha fatto in una richiesta ufficiale il colognese Stefano Facchi, responsabile Ambiente del PD regionale, e Presidente Regionale di Ecodem.
La vicenda brugherese comunque, è tutta in evoluzione,
e mentre i favorevoli e i contrari si sono accapigliati su Facebook, e hanno alzato i toni delle discussioni nei bar,
l’unica verità che ci sembra emergere, è che l’accoglienza, in tempi di crisi, resta un tema davvero difficile e delicato da affrontare e da gestire.