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“Il Comune di Pioltello è indubbiamente parte lesa e ha quindi diritto di costituirsi per ottenere il risarcimento del danno. Una condanna verso un sistema profondamente alterato e corrotto che spesso vede implicati in rapporti dubbi privati e politici che, invece di perseguire fini comuni per il bene della propria città, usano il proprio ruolo a fini esclusivamente personali. Per questo abbiamo deciso di costituirci sia verso Concas che nei confronti dei Sangalli“.
Con queste parole, il primo cittadino Cristina Carrer ha comunicato la ferma intenzione della sua amministrazione, di costituirsi parte civile nel processo Clean City, che vede direttamente coinvolto l’ex Sindaco di area PD Concas, accusato di aver intascato una tangente da 20mila euro dall’impresa Sangalli, in cambio del rinnovo dell’appalto per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in città. In realtà, il Comune si sarebbe già costituito tempo addietro, ma per intoppi e disguidi burocratici, la conferma è giunta solo adesso.
“Il messaggio deve essere che chi sbaglia paga, chi usa la casa comunale per usi propri, paga innanzi alla Legge e ne risponde ai cittadini -ha continuato il Sindaco, e Avvocato, Carrer– Credo sia importante restituire ai pioltellesi la dignità persa a causa di chi ha usato ed abusato del proprio ruolo istituzionale”.
Ricordiamo che l’inchiesta in cui si trova coinvolto l’ex sindaco pioltellese, è la stessa che ha portato all’arresto dell’ex vicesindaco di Cologno Cantalupo e dell’Assessore colognese Diaco. Si tratta di un’operazione e un’indagine che ha scoperchiato una serie di reati che vanno dalla turbativa d’asta sino alla truffa aggravata verso un ente pubblico.
“Un sindaco in primis deve occuparsi dei suoi cittadini e del bene comune -ha concluso Cristina Carrer– su queste basi abbiamo impostato la nostra attività lavorativa, proprio perché si ripristini quel rapporto di fiducia e trasparenza tra chi amministra e i cittadini”