CERNUSCO
BAU ATELIER COLTIVA QUA E LA’ PER IL PAESE “GERMOGLI DI PACE”

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Poiché le guerre cominciano nelle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che si devono costruire le difese della Pace“.

Questa frase tratta dalla Costituzione dell’ UNESCO del 1947,
chiude il cerchio di un percorso portato avanti da Bau Atelier di Cernusco, che ha voluto disseminare piccoli germogli di pace in diversi punti del paese, non solo donando un tocco di colore, ma regalando attraverso un gesto creativo, uno sprazzo di speranza.

Di recente, il monumento prescelto dall’associazione culturale cernuschese, è stato quello di Cesare BazziniLa Patria e La Famiglia“, nel quale un guerriero armato, protegge la sua famiglia, rifugiatasi sotto il suo braccio che brandisce uno scudo.

L’idea del Bau Atelier, e dei suoi arte-terapisti, educatori, psicologi, e soci, è stata quella di far realizzare ai bambini dei piccoli lavori con lana e cotone, che simboleggiassero la pace, come fiori e uccellini, uniti in una sorta di ghirlanda che è andata a decorare lo scudo freddo del guerriero e il capo del bimbo sotto di lui.

Questa immagine (nda: quella del monumento) ci induce a interrogarci su quali potrebbero essere gli strumenti contemporanei dei quali disponiamo per proteggere e promuovere la crescita delle future generazioni -spiegano dal Bau Atelier– Vorremmo dar voce al bambino, la figura più silente dell’opera, tuttavia l’unica che potrebbe essere in grado di portare, in una scena che rischia di ripetersi, un cambiamento di prospettiva, così come accade nella vita di ogni coppia con l’arrivo di un figlio“.

Insomma, arte, pace, nuove generazioni.
Su questi tre perni fondamentali, è ruotata l’iniziativa dell’associazione artistica, che però da qualcuno è stata fraintesa, dando il via ad una piccola polemica tutta social, che metteva in discussione il rispetto del gesto nei confronti del significato del monumento, che per taluni dovrebbe restare pulito e privo di ornamenti in onore alla memoria dei caduti per la patria.

E’ chiaro che tutto sta dietro al gesto artistico di bambini e operatori di Bau atelier, tranne che una mancanza di rispetto, tanto che nella spiegazione dell’ installazione “germogli di pace“, l’associazione ribadisce: “Nell’opera ci colpisce il gesto istintivo di protezione del guerriero romano che alza lo scudo in difesa della propria famiglia […] Nella nostra lettura sta a noi adulti il saper cogliere e tradurre in modo nuovo quella “fede nell’avvenire” citata nell’opera e insita in ogni bambino che nasce, quel potenziale di vitalità e fiducia che non vorremmo vedere di nuovo sacrificato”.

Quindi dalla memoria di ciò che è stato, Bau Atelier usa l’arte per spronare a non perpetrare i soliti errori:
L’arte, portata nella vita di tutti i giorni, è uno strumento importante che, attraverso uno sguardo estetico, potrebbe contribuire a creare scenari nuovi e stimolanti, -si legge ancora nella spiegazione dell’opera curata dal’ Atelier- riflessioni culturali che nascono dal cuore del bambino che è in ognuno di noi“.

Le foto dell’installazione sono disponibili sulla pagina Facebook dell’associazione artistica,
dalla quale abbiamo tratto l’immagine di copertina scattata da Nora Ciottoli.