La storia ormai è nota: il punto nascite melzese dell’ospedale Santa Maria delle Stelle, resterà aperto.
Altrettanto nota è la reazione che la notizia ha scatenato a Cernusco, tra manifestazioni, assemblee, comitati e raccolte firme.
E a Melzo ?
In città resta l’entusiasmo dei primi giorni espresso dalla Lega Nord, che da subito aveva rivendicato al propria battaglia a favore di questa decisione: “Siamo profondamente soddisfatti -ha dichiarato Luca Rosada– La Lega Nord dimostra ancora una volta di saper tradurre le richieste del territorio in azioni concrete che mirano a tutelare gli interessi di tantissimi cittadini melzesi e non. Questa scelta è fondamentale vista la posizione strategica che il nostro presidio occupa in relazione alle nuove infrastruttue, quali Tem e BreBeMi”
La posizione eccellente del Santa Maria delle Stelle, è parsa davvero l’elemento chiave che ha fatto propendere la Regione per la chiusura del punto nascite dell’Uboldo, la cui ubicazione è adiacente all’inizio di una zona a traffico limitato.
Anche il Primo Cittadino melzese, Antonio Bruschi, ha rimarcato l’entusiasmo per il futuro del reparto ospedaliero della sua città, sottolinenando come, a suo avviso, la decisione della Regione non sia così scriteriata come detto in questi giorni in casa Uboldo: “Come sindaco non posso che essere soddisfatto che la scelta della Regione sul punto nascite, collimi con le ragioni espresse dal nostro Consiglio Comunale sia su questo tema specifico, e prima ancora sulla collocazione di Melzo nella Martesana come un ospedale facilmente raggiungibile e con possibilità di espansione -ha commentato Bruschi– In definitiva una decisione di buon senso“. Nessun accenno quindi ai criteri imposti dalla Regione ai fini di scelta, numero di parti e tagli cesarei.
Dunque il clima melzese ha temperature molto più miti di quello cernuschese.
ora resta da capire se la Regione prenderà in considerazione le rimostranze partite da Cernusco in direzione di Palazzo Lombardia.