Innanzitutto diciamo che c’è ancora tempo per segnalare i vostri luoghi del cuore disseminati per Carugate,
e che è possibile farlo fino a novembre presso la biblioteca civica in Atrion.
Del progetto vi avevamo già accennato in precedenza (qui e qui),
ora vi spieghiamo come mai è così centrale all’interno del percorso di Humus Art, la Biennale di Arte Contemporanea di Carugate, arrivata alla sua terza edizione.
“I luoghi dell’anima” è uno dei percorsi più intriganti, perché cerca di portare alla luce le emozioni, i ricordi, il vissuto di un territorio che è indissolubilmente legato alle vite delle persone che lo abitano.
Molti, domenica 21 settembre, fermatisi allo stand allestito in Piazza Manzoni in occasione della festa patronale, hanno definito il compito di segnalare il loro luogo preferito a Carugate “una vera e propria impresa“.
Le motivazioni di questa difficoltà sono svariate e sono emerse parlando con quanti si sono avvicinati.
Per alcuni un luogo può essere speciale solo se è convenzionalmente “bello” o “storico”, per altri invece Carugate è solo un posto dove tornare a dormire la sera; per molti i luoghi dell’anima carugatesi sono spazi che non esistono più.
I diversi punti di vista hanno portato alla luce sguardi differenti, componendo un mosaico di pensieri fatto di nostalgia, ricordi, amore, odio, rifiuto, speranza verso una città che fa parte della quotidianità di chi la abita.
La cosa più importante però, è che attraverso una semplice cartolina, i carugatesi si sono fermati a riflettere per qualche minuto sul loro personale rapporto con Carugate.
Superato lo scoglio iniziale, a molti è riaffiorata alla mente la panchina sulla quale passano interminabili serate estive con gli amici, altri si sono ricordati del punto esatto dove hanno dato il primo bacio alla loro moglie, alcuni hanno pensato alle corti e alle cascine che un tempo erano il cuore di Carugate… tante storie personali che riempiono di significato gli spazi che ogni giorno i carugatesi attraversano.
L’obiettivo di questo progetto è lo sviluppo e il rafforzamento del legame tra la città e i cittadini.
Per gli enti promotori dell’iniziativa, in un territorio periferico come è Carugate, è fondamentale che questo legame tra spazio e vissuto continui ad esistere e a crescere, in quanto la sua esistenza segna il confine tra un paese ricco di legami sociali e una città dormitorio fatta di individualità e non di comunità.
Attraverso operazioni artistiche non convenzionali basate sul coinvolgimento diretto dei cittadini, si cerca attraverso un’arte contemporanea da vivere e non solo da guardare, di creare sempre nuovi spazi di scambio e di confronto per valorizzare al meglio il territorio.
Il 27 novembre, in occasione della serata finale di Humus Art che si terrà in Atrion, verrà messo in mostra il materiale raccolto.
Tutte le iniziative di Humus Art si possono scoprire sul sito www.humusart.net e sulla pagina facebook.