Un progetto di scambio culturale incentrato sull’arte come elemento privilegiato di comunicazione,
per valorizzare le differenze culturali e integrarle nel percorro di vita di giovani italiani e turchi tra i 15 e i 25 anni.
E’ questo il percorso che quest’estate hanno intrapreso Viviana Ferroni, Luca Maregrande, Loris Ghidini, Chiara Sartirana e Gabrielle Ragusi, cinque giovanissimi di Gorgonzola che hanno fatto parte di “Differences are always good” progetto promosso e ideato dalla Società Sportiva “Crescere Educare Agire”, che ha ottenuto anche il sostegno della Commissione Europea attraverso il programma “Gioventù in azione”.
Vi abbiamo raccontato per tutta l’estate di viaggi alternativi, esperienze dove il turismo e la scoperta si univano all’esperienza e all’intercultura. Vediamo dunque nel dettaglio anche questo progetto partito da Gorgonzola.
Ragazzi lombardi ragazzi turchi di Bilecik e Istanbul, si sono ritrovati in Trentino dal 19 al 27 luglio scorso, e hanno imparato a conoscersi e apprezzare le rispettive culture attraverso giornate di cooperazione in laboratori, momenti artistici manuali, di danza, teatro, recitazione, gioco e visite guidate. “Io, nata e cresciuta a Gorgonzola, –ha spiegato Giulia Giraldo leader del progetto di “Crescere Educare Agire”- ho scelto di coinvolgere questi ragazzi perché le città di provenienza hanno una realtà simile: una periferia che ha molto da offrire ai propri cittadini, in termini sia naturalistici, sia culturali e di tradizione; una città che si è presa l’impegno di dare ai giovani il ruolo di protagonisti. Questo progetto è nato con lo scopo di conoscere un’altra cultura e insieme riscoprirsi europei.”
Uno dei momenti più simpatici e intriganti dal punto di vista della conoscenza delle culture, è stato quello culinario, che ha visto i giovani ragazzi di Gorgonzola e i loro coetanei turchi, mettersi ai fornelli e spadellare per gli amici sfornando piatti tipici delle due rispettive nazioni. Dalla pizza al Baklava, sulla tavola non mancava nulla, e alla cena sono seguiti danze e canti tipici popolari di entrambe le provenienze. “L’esperienza che abbiamo vissuto –ha raccontato Gabrielle– è stata molto significativa per me: ho conosciuto una cultura diversa dalla mia e avuto la possibilità di condividere le mie conoscenze con persone che parlano una lingua completamente diversa, dovendo trovare modi alternativi di comunicare. Inoltre, ho conosciuto un po’ di più anche me stessa, imparando ad affrontare situazioni nuove, come il riuscire a superare le iniziali difficoltà a livello linguistico”.
Anche l’assessore Nicola Basile è molto soddisfatto dell’esperienza proposta dalla società sportiva “Crescere Educare Agire”, e sottolinea come la cosa sia “da ripetere in modo da facilitare la mobilità giovanile europea dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. La possibilità di conoscere altre culture, confrontarsi all’interno di contesti multietnici e dialogare con giovani di altre nazioni deve diventare un elemento peculiare delle politiche giovanili”.