Operazione SMART 2014,
sembra il titolo di un film d’azione, con un cast stellare e grandi scenografie,
ma in realtà è un progetto promosso da Regione Lombardia lungo la dorsale di EXPO.
SMART sta per “Servizio Monitoraggio Aree a Rischio del Territorio”, progetto giunto quest’anno alla sua 28esima edizione, e svoltosi tra le 19.00 di sabato 20 settembre e le 2.00 di domenica 21 settembre.
Gorgonzola ha partecipato come Comune capofila di questo percorso, coordinando tutti i 18 comuni coinvolti: Basiano, Bellinzago Lombardo, Bussero, Cambiago, Carugate, Cassano d’Adda, Cassina de’ Pecchi, Liscate, Masate, Melzo, Pessano con Bornago, Pozzo d’Adda, Pozzuolo Martesana, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Trucazzano e Vaprio d’Adda.
Fondamentale è stata l’azione combinata tra Polizie locali, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, per unìiniziativa che ha visto interessate le cinque province di Milano, Bergamo, Brescia, Monza Brianza e Varese, nelle quali ben 102 stazioni di Polizia e 654 operatori si sono impegnati, sincronizzandosi tramite il TETRA ( standard di comunicazione a onde radio per uso professionale, con sistemi veicolari e portatili) in controlli e monitoraggi capillari sulle proprie aree a rischio.
La Regione ha stanziato la cifra di 120.000 €, per ripagare a ogni ente, coprendo così il costo eccezionale del personale impiegato durante l’operazione. Gli scopi per cui è stato avviato il progetto sovracomunale, erano essenzialmente quelli di aumentare la percezione della sicurezza da parte della cittadinanza, e di prevenire, individuare e reprimere tutte le irregolarità.
In questo, la Città di Gorgonzola ha garantito il coordinamento più ampio e la gestione delle azioni tramite un’unica centrale operativa per tutte le squadre operanti sul territorio. Il Comandante Pierni dopo le operazioni, ha concluso evidenziando: “I cittadini hanno dimostrato di apprezzare il massiccio dispiegamento di forze di polizia esprimendo solidarietà e massima collaborazione, perché queste azioni permettono di accresce negli utenti la coscienza del servizio che svolgiamo per la vita della comunità”.
GABRIELE ROSSI