La splendida storia di Federico Mandelli, diciassettenne brugherese, scorre veloce in sella alla sua bicicletta e arriva fino a Najing in Cina,
dove si è svolta dal 14 al 27 Agosto scorso, la seconda edizione delle Olimpiadi Giovanili, regalando al giovane ciclista brianzolo una medaglia d’argento.
Ma andiamo con ordine.
Federico, che a breve riprenderà il Liceo Scientifico a indirizzo sportivo di Gorgonzola, era presente in Cina con la Nazionale Italiana e in gara per tre discipline diverse su imposizione dell’ UCI (unione ciclistica internazionale), che ha voluto un singolo atleta impegnato in più competizioni per stimolare proprio le capacità di cimentarsi in più discipline. Il giovanissimo brugherese era il solo davvero completo e in grado di spendersi su prove diverse, e così è toccato a lui indossare la maglia azzurra e mettersi alla prova: “La mia disciplina specifica è mountain bike, oltre al ciclocross che però si pratica d’inverno -ha raccontato Federico- ma alle olimpiadi ho affrontato la gara di cross country, di mountain bike, di corsa in linea su strada e infine anche la gara di bmx“.
Ma a dare la gioia più grande al diciassettenne, che oltre al ciclismo ama molto tutti gli sport individuali come la moto GP e la Formula 1, è stata la staffetta mista corsa insieme ai compagni di nazionale Chiara Teocchi, Manuel Todaro e Sofia Beggin, e valsa una medaglia d’argento che solo per pochi centesimi di secondo è finita alla Repubblica Ceca: “E’ stato il momento più emozionante dell’ intera olimpiade -ha raccontato entusiasta Federico- Salire sul podio e indossare quella medaglia pesante al collo è stato bellissimo, e ha ripagato di tutti gli sforzi fatti in tutti questi anni, soprattutto nel 2014″.
Ma dove è nata la grande passione che il giovane brugherese porta avanti con così tanto successo nell’ MTB Increa Brugherio ?
“Ho iniziato sotto la spinta di mio padre che faceva gare di mountain bike a livello amatoriale e ora proseguo con entusiasmo anche se sto ancora studiando -ha detto il ciclista brugherese- Durante la scuola infatti riesco a conciliare abbastanza bene lo studio con l’impegno sportivo, e questa disciplina mi da a volte grandi soddisfazioni e a volte sconfitte, momenti che mi stimolano ad andare avanti e a migliorarmi”.
Ma Federico non è un robottino programmato che pensa solo ad allenarsi in isolamento, anzi, andare in vacanza, godersi il relax e mangiare una buona pizza, sono cose che per sua stessa ammissione ama molto.
Anche lui, come parecchi giovani sportivi della nostra zona che abbiamo imparato a conoscere, ha grande umiltà, e nel vedersi arrivato ad un traguardo importante, non dimentica quei riferimenti fondamentali per la carriera di un giovanissimo: “Se sono arrivato fino a questo successo olimpionico, devo ringraziare in primis la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto e che ha sempre creduto in me -ha ricordato Federico- e poi un grazie speciale va ai miei compagni di nazionale Chiara, Manuel e Sofia, oltre che ai due tecnici Luigi Bielli e Rino De Candido”.
Ora è tempo di tornare al Liceo, Federico appenderà la sua medaglia in camera, rimetterà lo zaino in spalla e la testa sui libri e poi…
sarà ancora bicicletta, e corse veloci incontro ad un altro successo, e comunque al divertimento e alle emozioni che solo lo sport sa regalare: “Vorrei tanto continuare nello sport e quindi essere un vero atleta.. e perché no, partecipare alle altre olimpiadi”.