È da tanto che ne sentiamo parlare, ma per molti di noi è ancora un enigma: cos’è la città metropolitana? A cosa serve? E cosa cambierà nella nostra vita di cittadini?
In vista delle elezioni del Consiglio Metropolitano di Milano che si terranno Domenica 28 Settembre, nelle prossime due settimane noi di fuoridalcomune.it cercheremo di starvi accanto, accompagnandovi in un percorso di conoscenza di questa nuova realtà che entrerà a far parte della vita di tutti.
LA LEGGE E LE CITTA’ INTERESSATE
L’8 Aprile 2014 è entrata in vigore la legge n° 56, meglio nota come Legge Delrio,
dal nome del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Renzi con delega alle politiche di coesione territoriale. Questa legge riguarda le “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e sancisce l’atto di nascita delle città metropolitane, andando quindi a ridisegnare i confini e le competenze dell’amministrazione locale.
Secondo quanto affermato dal Governo, uno dei principali effetti di questa legge sarà quello di ridurre sensibilmente i costi della politica legati agli organi provinciali: infatti con le nuove norme spariscono la giunta provinciale e tutte le cariche.
La Città Metropolitana è un livello di governo locale che sostituisce la provincia e che verrà istituito a partire dal 1 Gennaio 2015 nelle 10 maggiori città delle regioni statuto ordinario: oltre a Milano, Roma Capitale, Torino, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria (quest’ultima solo più avanti).
Le Città Metropolitane non sono una novità in Europa: punti di riferimento importanti per la comprensione della questione sono le città di Stoccarda, con un governo metropolitano dal 1994, Barcellona, che sta vivendo la sua ultima fase costitutiva, e Parigi con la previsione di entrare a regime entro il 2016. Come accaduto in queste grandi città, l’introduzione della nuova entità permetterà di trovare soluzioni a problemi comuni di zone limitrofe, soprattutto in materia di ambiente, governo del territorio, mobilità, sanità, sviluppo economico e sociale.
Il territorio della Città Metropolitana andrà a coincidere con quello della provincia omonima. I comuni interessati nella zona Martesana saranno:
Bellinzago Lombardo, Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese, Gessate, Gorgonzola, Inzago, Melzo, Pessano con Bornago, Pioltello, Segrate.
GLI ORGANI DELLA CITTA’ METROPOLITANA
A partire dal 28 Settembre avremo un Sindaco Metropolitano, un Consiglio Metropolitano e una Conferenza Metropolitana.
Il Sindaco rappresenta l’ente, convoca e presiede il Consiglio e la Conferenza Metropolitana, ed esercita tutte le altre funzioni previste dallo statuto.
Il Consiglio è l’organo di indirizzo e controllo, approva regolamenti, piani e programmi.
La Conferenza è infine formata dal Sindaco Metropolitano e dai Sindaci dei vari comuni dell’area metropolitana.
Il presidente e la giunta della provincia sono prorogati fino al 31 Dicembre a titolo gratuito per l’ordinaria amministrazione e gli atti inderogabili e urgenti. A partire dal 28 Settembre 2014 il sindaco di Milano Giuliano Pisapia diventerà per diritto il sindaco metropolitano e quindi dal 2015 sarà a capo del consiglio e della conferenza, anche se si è già pronunciato in favore di una modifica dello Statuto che renda la carica di Sindaco Metropolitano elettiva.
Tante sono ancora le questioni da comprendere riguardo a questa nuova realtà: nei prossimi giorni analizzeremo i compiti di cui si farà carico la Città Metropolitana, chi vota e cosa si vota il 28 Settembre, quali saranno i cambiamenti che ci riguarderanno in prima persona. Saranno per noi fondamentali i dossier e i documenti del centro di studi PIM (per la Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana), che svolge un ruolo di supporto tecnico scientifico in questa transizione.