Haisam Sakhanh
, meglio noto come Abu Omar.
E’ con ogni probabilità lui il siriano nato ad Aleppo e residente di Cologno, che sembra comparire in un video del New York Times, ripreso dal Corriere della Sera (clicca qui), in cui è protagonista materiale di un’esecuzione contro soldati di Assad.
E’ dal 2012 che la Procura di Milano segue i movimenti di Haisam,
che proprio in quell’anno trasformò le sue invettive e le sue grida contro le torture patite dal popolo siriano, in manifestazioni e azioni concrete, compreso l’assalto all’ambasciata siriana di Roma.
Abu Omar, diventa prima il vero leader del “Coordinamento Siriani liberi di Milano“, e si arruola poi nel Free Syran Army, partendo alla volta del suo paese d’origine per combattere Assad e unirsi agli jihadisti. Al momento, pare anche che Sakhan sia andato confluendo in un gruppo di ribelli sulla stessa scorta del violento gruppo dell’ ISIS, sebbene meno organizzato, e da anni combattuto anche dalla stessa resistenza interna siriana.
Negli ultimi giorni dunque, la Procura di Milano ha riaperto il fascicolo a carico del siriano, che per oltre dieci anni ha vissuto a Cologno Monzese e in diversi paesi della Martesana. Le indagini in questo caso, parlano di reati di terrorismo internazionale, che riguardano nello specifico il reclutamento e l’addestramento di miliziani.
Nel frattempo di Abu Omar e degli altri suoi tre compagni, anche loro residenti a Cologno e combattenti in Siria (vedi foto di copertina presa da Facebook), non si hanno per ora più notizie.