Cibo biologico
e a chilometro zero,
risparmio energetico in tutte le strutture di refezione scolastica carugatesi, utilizzo di prodotti ecosostenibili per le pulizie dei locali mensa e affini, e progetti di recupero del cibo inutilizzato.
E’ sulla forza di questi tratti innovativi e caratteristici del sistema di refezione scolastica, che il Comune di Carugate ha presentato la sua candidatura per il Premio Nazionale dei Comuni virtuosi, nello specifico per l’impronta ecologica data dall’amministrazione comunale al servizio di mensa scolastica e all’ efficenza energetica.
Carugate ha già ricevuto riconoscimenti in questo senso essendo uno dei primi comuni ad aver adottato il percorso del biologico nelle scuole,
e ora il servizio pare davvero completo sotto ogni punto di vista, compreso il coinvolgimento dei produttori locali, che garantiranno davvero la presenza di prodotti a KM 0, che vi elenchiamo qui sotto:
verdure:
carote, patate, pomodori, verdure da cotto e aromi
cereali:
pane, tortelli, ravioli, pasta secca
formaggi e latticini:
mozzarella, primo sale, caciotta e stracchino, latte, yogurt e budini
carni e insaccati:
carne suina e bovina e prosciutto cotto
“Per quanto riguarda il pesce -ha chiarito il Sindaco Umberto Gravina– la ditta aggiudicataria Sodexo, ha avviato un accordo con il WWF volto ad escludere dagli approvvigionamenti i prodotti ittici inseriti nella lista rossa dei pesci ad alto rischio di estinzione“.
Queste dunque le indicazioni per il primo punto a favore del progetto Carugatese, che mira come detto, a ridistribuire le derrate di cibo non consumato: “Il pane e la frutta eventualmente non distribuiti -ha chiarito il Sindaco– o che risultano in eccesso, verranno destinati alla Caritas locale, che provvederà a riassegnarli alle persone che vengono quotidianamente assistite dal Centro d’Ascolto Parrocchiale“.
Per quanto riguarda il risparmio energetico,
sono diverse le misure adottate dal comune tra il 2013 e questo mese di Agosto 2014. Si parla di pozzi di luce naturale creati nei soffitti dei locali della struttura di Via Del Ginestrino, per consentire un’illuminazione dall’esterno e un risparmio di quella artificiale, e a questi si collegano dei particolari sensori che consentiranno l’accensione delle luci solo in caso di reale necessità, di transito e passaggio. In quest’ottica di risparmio, si inseriscono anche i lavori di rifacimento dei serramenti, che limitano le dispersioni termiche, l’installazione di valvole termostatiche e di riduttori di flusso di acqua, per evitare lo spreco di una risorsa così essenziale per il pianeta.
L’utilizzo di detersivi ecologici “Ecolabel”, che garantiscono la riduzione di cicli di lavaggio, concorre anch’esso al proposito di ridurre il dispendio energetico e il consumo di acqua.
“Oltre a tutto questo, è il contesto che ruota attorno al progetto che è tutto finalizzato all’ecosostenibilità, al biologico e al risparmio energetico – ha spiegato il primo cittadino Umberto Gravina– dall’utilizzo di contenitori riciclabili per il trasporto dei cibi, all’uso di mezzi di trasporto con motori a bassissima emissione di CO2, fino ad arrivare agli elettrodomestici mirati ai risparmi e alla sostenibilità ambientale, alle pitture idrolavabili con cui sosto stati tinteggiati i muri e all’impianto fotovoltaico che alimenta il Centro di Cottura di Via Del Ginestrino”.
Insomma, paiono esserci davvero le carte in regola,
non solo per poter vincere la gara tra i comuni virtuosi, ma per garantire soprattutto un servizio salutare, qualitativo e sostenibile, ai piccoli studenti del paese e alle loro famiglie.