Il boom di votazioni che Villa Alari sta avendo nel censimento del FAI sui “Luoghi del Cuore“,
è stato rimbalzato ormai anche sulla stampa e le emittenti nazionali.
Come vi abbiamo accennato l’altro giorno (leggi qui), e come raccontato più approfonditamente in passato (leggi qui),
i corridoi di Villa Alari sono stati percorsi da grandi imperatori e imperatrici, e la sua storia è strettamente legata a quella di un’altra villa forse più celebre: la Villa di Monza.
Il Sindaco Eugenio Comincini, raggiunto telefonicamente mentre era in vacanza, oltre ad esprimere grande soddisfazione per i risultati che sta ottenendo la preziosa residenza cernuschese, ha voluto chiarire alcuni dettagli storici inesatti apparsi in merito, dettagli che anche noi abbiamo riportato, confidando in quanto scritto dalla stampa nazionale.
LA STORIA. FORSE NON CI SAREBBE UNA VILLA REALE A MONZA SE…
… Se Maria Teresa d’Amburgo fosse riuscita ad acquistare Villa Alari dagli omonimi proprietari, i Conti Alari.
“Ai tempi, dopo sette anni di villeggiatura sulle sponde del naviglio proprio in Villa Alari -racconta il Sindaco Comincini– Maria Teresa D’Asburgo volle comprare la residenza per spostarvisi definitivamente. Ma i prezzi delle case a Cernusco sono sempre stati alti -scherza il Primo Cittadino- e la quota fissata dai Conti Alari fu ritenuta eccessiva dall’imperatrice, che per questo scelse di acquistare dei territori a Monza, di proprietà di suo cognato il Duca D’Este, per costruire una residenza al figlio”. Così si intrecciarono i destini degli imperatori asburgici con quelli di Cernusco, ma il Conte Alari aveva intuito la bellezza della sua Villa affacciata sul Naviglio, e forse è proprio questo splendore che gli otre 5800 votanti hanno rintracciato nella residenza.
I PROGETTI E LO STATO DI SALUTE DELLA VILLA
“La Villa non è chiusa perché pericolante o malmessa -precisa Comincini– semplicemente è sprovvista di impianto elettrico e di impianto di riscaldamento. Una facciata è coinvolta da un distacco dell’intonaco, così come un’ esigua parte della grondaia. Ci sono delle infiltrazioni alle pareti da sistemare e il tetto da rifare, ma nessuna di queste cose rende pericolante e insicuro l’accesso“. La residenza però resta chiusa, almeno fino a settembre, mese in cui il luogo aprirà le porte per un evento in grande stile ancora tutto da scoprire e sul quale il Sindaco mantiene lo stretto riserbo.
Per il futuro comunque, è prevista una riapertura della Villa Alari, le cui destinazioni potrebbero essere davvero varie: “Sicuramente in ambito culturale o per ricevimenti e banchetti -conclude Eugenio Comincini– ci vedo bene mostre, allestimenti, eventi di interesse collettivo e turistico, e comunque una riapertura delle grandi sale destinate ai cittadini“.