CERNUSCO
CACHOEIRA DE PEDRAS HA FATTO LA SUA RIVOLUZIONE TRA COOPERAZIONE E CULTURA

Foto di Alessandro Colombo
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Domenica 6 Luglio, presso l’area canoa del centro sportivo di Cernusco sul Naviglio,
si è conclusa la 9° edizione della “Festa della Rivoluzione in Bicicletta”, evento organizzato dai ragazzi di Operazione Cachoeira de Pedras.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Danilo Radaelli, uno dei promotori dell’operazione, per poter comprendere a fondo lo scopo di un’iniziativa che si è contraddistinta per unicità.
Operazione Cachoeira de Pedras è un’associazione che nasce nell’estate 2001, dopo i fatti del G8 di Genova, e soprattutto dopo un viaggio che alcuni dei fondatori hanno fatto nel nordest brasiliano.
“A quel tempo il Brasile era un laboratorio culturale e politico vivacissimo e capace di trasmettere energie. Abbiamo continuato a coltivare l’idea di mettere insieme un’associazione che potesse lavorare sia sullo scambio interculturale, quindi guardare un po’ ad altre parti del mondo, e sia ragionare sulle cose che si potevano fare sul nostro territorio. Abbiamo preso un po’ d’energia dal Brasile e l’abbiamo portata qua”.
É da questa voglia di condividere culture diverse che nasce l’idea di proporre la Festa Della Rivoluzione in Bicicletta, quattro giorni nei quali si cerca di creare un ponte con altre realtà valorizzando nel contempo il territorio in cui si vive. Una trentina di volontari si sono dati da fare allestendo tavolate sin dalle prime ore del pomeriggio, e  tutte le serate sono state accompagnate da musiche di ogni genere, dalle improvvisazioni jazz ai suoni e canti brasiliani. Per non far mancare niente sono state trasmesse, in un modo alquanto alternativo (vedere la foto gallery per credere), le partite dei quarti di finale del campionato del mondo di calcio.
Vicino alla cucina è stato allestito un vero “must” dell’associazione: lo storico banchetto per l’acquisto di libri ad 1 euro, opere che altrimenti verrebbero buttate, e che così invece rientrano in circolo. “Il banchetto è l’azione storica dell’associazione, raccogliamo i libri da privati e li vendiamo simbolicamente ad 1 euro. Questo ci permette di sostenere l’associazione, conoscere nuova gente e dare una nuova vita ad un libro”.
 
Altre attività interessanti si sono svolte durante la giornata conclusiva della festa.
Due gli appuntamenti importanti che hanno saputo trasmettere i valori e i messaggi dell’associazione: i giochi popolari di LUDOBUS e l’incontro “Brasile 1964 – 2014: una storia mondiale”, organizzato dall’ ANPI, che Danilo commenta così: “Si può parlare di calcio, mondiali, Brasile e memoria. Un’ottima occasione per riflettere, perché si gioca con i piedi ma si pensa con la testa”.
 
Anche gli appassionati di cibo non possono considerarsi delusi dall’offerta culinaria. Abbiamo trovato una simpatica scritta in fondo al menù  “No salamella, no coca-cola, no patatine fritte”, quasi uno slogan per dar valore all’intento del gruppo: offrire piatti fatti in casa con prodotti ed alimenti provenienti dal nostro territorio“Circa l’80% dei prodotti, birra, vino, materie prime come verdura e carne sono prodotti che arrivano da una filiera di qualità ed etica -racconta ancora Danilo- Dietro ad ogni prodotto c’è una storia che conosciamo bene, in genere sono piccoli produttori o ragazzi giovani oppure produttori che lavorano sulla qualità, rispettando il lavoro e il prodotto. È bello perché abbiamo messo insieme una rete di storie interessanti e questo noi, come tante altre realtà, lo facciamo da un bel po’, circa una decina d’anni prima di Expo”.
Inoltre, come ogni anno, gli organizzatori hanno cercato di sensibilizzare le persone sul tema dell’ ecosostenibilità, con l’obiettivo di ridurre il più possibile l’impatto ambientale dei rifiuti attraverso l’installazione di cestini per la raccolta differenziata, per la raccolta del materiale da destinare al compost ecologico, e per il riciclo dei piatti e delle stoviglie in mater-bi, una bioplastica biodegradabile ottenuta da materie prime rinnovabili. “L’idea negli anni è stata quella di lavorare sulla diminuzione dei rifiuti. Ideale sarebbe la ceramica, ma da tempo abbiamo ragionato sul mater-bi, più fattibile. Sarebbe sbagliato dire che produciamo pochi rifiuti ma è giusto dire che ne produciamo una tipologia diversa che, essendo umido, è più facilmente riciclabile”.
 
Tutto il ricavato andrà a finanziare delle missioni nel nordest brasiliano a cui l’associazione partecipa insieme ad altre realtà. “I proventi della festa andrà a sostenere in particolare due realtà. Una agraria nello stato del Piauì, legata all’occupazione della terra, perché Il Brasile ha il grande problema della distribuzione territoriale. L’altra invece riguarda un’esperienza educativa di strada nella città di Recife dove si lavora e si collabora con i ragazzi e le ragazze di alcune favelas. Al di là dei mondiali c’è tutto un mondo da scoprire, articolato e diverso da quello che viene mostrato ultimamente in tv”.
Al pari degli altri anni anche questa edizione della Festa della Rivoluzione in Bicicletta si è rivelata un piacevole appuntamento,
in grado di far divertire bambini, giovani e non e famiglie. Non ci resta che augurare un in bocca al lupo per le missioni e attendere il prossimo anno.
ALESSANDRO COLOMBO