SEGRATE
IL CENTRO COMMERCIALE DI LUSSO PIU’ GRANDE D’ ITALIA SI FARA’

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Finalmente la notizia che in tanti aspettavano è arrivata:
tra il 2017 e il 2018, a Segrate, sorgerà il centro commerciale più grande d’Italia, il Westfield Milan.

Un progetto ambizioso: 18 mila metri quadri di nuove costruzioni su 4 piani. Trecento negozi di brand medio-alto, e poi ancora cinema, ristoranti e parcheggi. Un cliché già visto in Martesana, una tendenza un po’ troppo conosciuta forse, dalle parti dell’ovest milanese. Il Westfield Milan è figlio del gruppo Percassi e del colosso australiano Westfield, uno dei maggiori gruppi mondiali nel comparto. Un progetto che si inserisce a piè pari nel maxi-programma della Cassanese bis che e andrà a ricoprire un’area segratese abbandonata ormai da 50 anni, lo spazio dell’Ex-dogana.

Nulla di nuovo sicuramente per il gruppo Percassi, già costruttore dell’Oriocenter, a due passi dall’aeroporto bergamasco, dell’ Antegnate Shopping Center e del Franciacorta Outlet Village, rispettivamente alle porte di Bergamo e Brescia. Costo totale dell’operazione: circa 1 miliardo e mezzo di euro.
Lo “shopping mall” segratese si insedierà in una posizione strategica, a due passi dall’aeroporto di Linate, al centro della nuova “viabilità speciale” che vedrà congiungersi Milano, con la Brebemi, con l’est milanese  e la bergamasca. Il tutto a pochi minuti di auto. 

Questo insediamento però sta facendo un sacco discutere in città.

Se da una parte il primo cittadino di Segrate, Adriano Alessandrini, si dichiara entusiasta del progetto e delle conseguenze positive che avrà a livello locale in termini di introiti e occupazione, dall’altra ci sono una schiera di cittadini che non approvano per nulla questa scelta: “Anzitutto perché la zona Est milanese pullula di centri commerciali -sostengono i cittadini- e quindi l’insediamento di un nuovo polo commerciale e per lo più considerato inopportuno. Secondariamente – continuano – con un nuovo polo di queste dimensioni la tendenza all’inquinamento prenderà quota vertiginosamente. Nuovo traffico e nuovo cemento, a scapito dei pochi spazi verdi rimasti, in un’area già interessata da infrastrutture, strade, vie di connessione importanti e insediamenti produttivi”.

Anche i commercianti locali mostrano le unghie: il sorgere di un nuovo shopping center è sicuramente una minaccia per le micro attività locali, già messe a dura prova dalla crisi del commercio che ha morso l’economia reale della zona dal 2007 a oggi.

A frenare questo malumore, però, ci ha pensato il Sindaco Alessandrini, che in un comunicato stampa ha dichiarato: “non si parla di un supermercato qualunque, bensì di un centro fitto di grandi marchi, tra cui Le Gallerie La Fayette, in cui non si andrà a prendere il latte o il pane, ma si concentrerà occupazione e sviluppo. Più che un minaccia per i nostri commercianti locali, attirerà gente da tutto il mondo e porterà a Segrate ricchezza e pubblicità”.

Un braccio di ferro destinato a continuare.