MARTESANA 2.0
L’EVOLUZIONE DELLA NEKNOMINATE E DON MAZZI COME NOSTRO TESTIMONIAL

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Che fine ha fatto la Necknominate ?
Il pericoloso fenomeno delle sfide alcoliche di cui vi avevamo parlato con molto preavviso rispetto anche ai media nazionali (leggi qui), ha subito un processo di trasformazione che mai avremmo pensato.

QUANDO CI ERAVAMO PREOCCUPATI E AVEVAMO TROVATO UN TESTIMONIAL D’ECCEZIONE
Forse abbiamo avuto poca fiducia nel genere umano e nel potere dei social quando, allarmati dalla possibilità di una viralizzazione pericolosa, avevamo chiesto ad alcuni nomi noti a livello sociale, politico, sportivo, televisivo e musicale, di fare da testimonial ad una campagna che avevamo pensato in stile analcolico, all’insegna di un “Io questa non me la bevo perché sono fuori dal comune”.

Bhè, a quell’appello, come potete vedere nel video di copertina, aveva aderito un volto che con i giovani ha lavorato e lavora ormai da anni e anni, e che qualcosa in merito a dipendenze ed abusi di sostanze, ne sa davvero. Don Mazzi aveva accolto subito con grande positività il nostro messaggio, ma fortunatamente in rete, il buon senso di molti ha spinto il fenomeno su binari molto più sicuri e meno allarmanti per la salute e per le tendenze giovanili di oggi. Che piacere essere stati smentiti !

DALLE SFIDE ALCOLICHE SENZA GIUDIZIO, ALLE NOMINATION LETTERARIE
Ed ecco quello che vorresti, e che forse non ti aspetti.
Una valanga di post e nomination con poesie, citazioni di film, libri, e sfide agli amici sul fare altrettanto. Montale, Baudelaire, Benni, Dostoevskij, sono diventati loro i guanti di sfida da gettare in rete, in faccia agli sfidanti: “Nomino tizio e caio a citare la loro poesia preferita e a sfidare a loro volta altri amici entro 24 ore“. Le nomination passano da 3 per la sfida alcolica, a “quante ne vuoi” per le sfide a colpi di cultura. “Ti invito a citare la poesia…“, “Ti invito a citare l’incipit di un libro“, “Ti invito a citare le battute iniziali del tuo film preferito” e così via…. Non siamo arrivati ancora a “ti sfido a citare una frase di una canzone“, ma sarebbe banale, dato che i testi delle varie hit sono tra i contenuti più postati e condivisi su Facebook al di là delle sfide.

L’ULTIMA MODA: LE FOTO DEL PASSATO
Ora che la spinta di condivisione culturale ha subito un rallentamento, la nuova tendenza a sfidarsi a colpi di nomination, ha toccato la sfera personale. Onestamente, quanti di voi sono stati già invitati a postare foto di quando erano bambini ? Noi della redazione ci siamo cascati in pieno, e così come per le sfide letterarie, anche in questo caso almeno due di noi hanno aderito con simpatiche foto di facciotti paffuti. Così ci piace, così ci stiamo.  Ecco la rete invasa di foto seppiate che sembrano frutto di un filtro Instagram, e in realtà per una volta sono solo coperte dal trascorrere del tempo, senza filtro, senza ritocco.

MA LA SFIDA C’E’ ANCORA ?
In realtà, sebbene vi abbiamo parlato di sfide letterarie e legate al passato, ci sarebbe da rivedere il termine.
Una delle cose che imputavamo alla Neknominate, oltre all’evidente fattore dell‘alcolismo precoce, era il carattere di sfida pubblica a cui non si poteva sottrarsi senza fare la figura dei perdenti, ragionamento che se letto in chiave adolescenziale, risulta un meccanismo devastante. In questo vaso, la mutazione del fenomeno ha perso di molto il carattere di competizione, per assumere un aspetto maggiormente di condivisione. “ti invito a…” che è tutta un’altra cosa insomma.  Si invita al gioco, all’evasione, alla curiosità, alla condivisione di contenuti, non è più a far emergere goliardicamente una forza machista e tutta improntata alla trasgressione, anzi, se ci si è mostrati, lo si è fatto con immagini di sé da piccoli, nel pieno della vulnerabilità, e infatti la cosa ha attecchito soprattutto sulle fasce di utenti più grandi, con percentuali più basse nell’adolescenza.

E ORA ? LE VECCHIE ABITUDINI A COLPI DI TAG
Bhè, ora che anche la moda delle foto di “noi che eravamo bambini…” passerà in fretta, resteranno le care vecchie abitudini dei social, che sebbene non siano mai rientrate in sfide, sono sempre state delle nomination con invito a fare lo stesso. Pensate alle foto di cibi postate sui profili, con le varie tag per raggiungere gli amici. Nessuna conteneva una sfida, ma di lì a poco l’amico avrebbe ricambiato la cosa. Pensate ai video musicali in cui targavate rispettivi fidanzati, fidanzate, amici e parenti… di lì a poco anche loro avrebbero ricambiato.

Noi comunque siamo qui, online e sul pezzo, e vigiliamo sulle nuove tendenze social.
Lo abbiamo fatto quando si è trattato di Neknominate, ma anche quando la viralizzazione aveva portato a fenomeni aggreganti come i gruppi “Non sei di….” (leggi qui), che hanno riunito nei mesi numerosissimi cittadini dei vari paesi. E Ancora lo abbiamo fatto con i gruppi nati per il baratto e lo scambio (leggi qui).

Quindi non vi perderete nulla, e non è detto che non saremo proprio noi a contagiarvi con qualche “socialmoda” Fuoridalcomune !