In principio vi era la Scuola Santa Marcellina,
“l’asilo delle suore”, per chi è cresciuto a Carugate, e la prima scuola materna del paese.
“Dal 2012 la giunta Gravina, nonostante la contrarietà dell’opposizione e di molti cittadini –hanno dichiarato dalla lista di opposizione Per Carugate– ha deciso di diminuire il contributo a questo istituto parificato, facendone inevitabilmente lievitare la retta. si è passati dai 127 iscritti dell’anno 2011/2012 ai 75 per il prossimo anno scolastico”. Ora sembrerebbe avvenire ciò che molti temevano: una graduatoria pubblicata a metà maggio ha infatti confermato gli esuberi per le scuole materne statali, situazione che stona se si pensa che di contro, presso la Scuola Santa Marcellina, ormai ritenuta da molti genitori troppo cara, ci sono ancora 50 posti disponibili: “Questo nonostante il milione e trecentomila euro già spesi dalla nostra amministrazione per la costruzione di tre nuove classi alla C. Alberti” hanno sottolineato ancora dall’opposizione.
La lista PerCarugate, formata da Lega e PdL, ha deciso perciò di firmare un’interpellanza in cui si chiedevano chiarimenti, ricevendo la conferma dall’ Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Michele Bocale, del fatto che il Provveditorato ha risposto picche alla richiesta di nuove Maestre e che una nuova richiesta è in corso, ma si saprà solo a luglio se si potranno formare due nuove classi.
Da qui è nato il secondo interrogativo da parte dell’opposizione: “Se questa nuova richiesta non dovesse essere accolta, cosa rischieremmo? Il Comune interverrebbe pagando le maestre per le due nuove classi o i bambini sarebbero distribuiti nelle altre classi, raggiungendo il massimo consentivo dalla legge e creando le cosiddette “classi pollaio”?
L’Assessore alla Pubblica Istruzione Michele Bocale sembrerebbe confermare questa seconda ipotesi: “Potrebbe succedere, com’è accaduto già in altri comuni, che, pur avendo gli iscritti e le aule per ospitarli, l’Ufficio Scolastico Regionale non assegni gli insegnati, e questo a causa di un taglio al personale e dei limiti di crescita imposti dalla legge 133 voluta dall’ex governo Berlusconi, che da un lato aumenta gli alunni per classe, e dall’altro impone il ridimensionamento del personale”.
Nella sua risposta sulla spinosa questione esuberi, che resta comunque un dato di fatto innegabile a Carugate, l’ Assessore chiude con una promessa importante già ribadita in Consiglio Comunale: “Il compito del Comune è dare le strutture, cosa che abbiamo fatto. La gestione e l’organizzazione spettano allo Stato e all’Ufficio Scolastico Regionale. Naturalmente, se chi di dovere non risponde alle famiglie carugatesi, lo faremo noi.”
VALERIA MANTEGAZZA