Continuano a Segrate le manifestazioni promosse dal Comitato Vita Indipendente per rivendicare i diritti dei disabili ad una vita qualitativamente più degna.
Sono determinati a portare avanti la loro battaglia, Nicola Casini e Leonardo Tencati, segratesi doc e responsabili del Comitato, che non accettano la cifra stanziata dal Comune di Segrate come contributo al sostentamento per i servizi di supporto al loro handicap. Sono entrambi non autosufficienti, Nicola e Leonardo, e necessitano di assistenza 24 ore su 24. Un caso come molti altri in Italia, ma che a Segrate trova un risalto particolare e una situazione sociale in cui la cittadinanza sembra non ascoltare e l’Amministrazione non avere più un quattrino per assolvere la spesa.
“E’ mai possibile che a noi spettino solo poche centinaia di euro al mese? Il Comune non può stanziare altri fondi ai disabili anzichè indirizzarli all’ennesima riqualificazione del territorio? Si domandano Leonardo e Nicola. Interpellati da Fuori dal Comune, mentre dall’Amministrazione non arrivano commenti a riguardo. “Ci sentiamo inascoltati, presi in giro –continuano i due segratesi- La discriminante per il contributo sembra essere il valore ISEE (l’indicatore che rileva la situazione economica familiare). Questo è il motivo per cui su 30 mila euro iniziali stanziati da un bando del Comune, ne sono stati effettivamente erogati solo 12, per di più tra 5 richiedenti.”
Leonardo e Nicola però non si sono arresi ai numeri del Comune, così come non lo fanno ogni giorno della loro vita. La scorsa settimana, infatti, di fronte al Municipio comunale , hanno dato vita alla XIII manifestazione in favore dei propri diritti. In segno di rigetto verso questo “sistema ingiusto” Leonardo ha bruciato le lettere redatte da ASL (in cui venivano respinte le loro domande per il contributo del FNA, Fondo Nazionale non Autosufficienza) e insieme, i due segratesi, hanno fatto di nuovo sentire la propria voce per una legislazione più equa, nel rispetto dei soggetti con ridotta mobilità.
Si respira aria di rassegnazione in città. La partecipazione ancora una volta è stata scarsa e i concittadini di Leonardo e Nicola sembrano disinteressati alla vicenda, compresi gli abitanti del comune purtroppo “colleghi” di disabilità. “Ognuno pensa per sè” ci dice Leonardo.
Sul fronte politico, però, è intervenuta Paola Monti, consigliere comunale di Insieme per Segrate che, in stretta collaborazione con i due, ha consegnato diversi mesi fa una mozione con cui chiede anzitutto l’istituzione presso il settore Servizi Sociali del Comune segratese del Servizio di Aiuto alla Vita Indipendente (SAVI), con lo scopo di garantire il diritto a una vita indipendente alle persone con disabilità permanente. Secondariamente, l’approvazione del regolamento sulla vita indipendente, documento in cui vengono indicati anche i requisiti e le modalità per accedere al servizio SAVI. In terzo luogo, l‘istituzione di appositi capitoli nel bilancio comunale per finanziare progetti per soggetti con disabilità motorie. E infine, l’istituzione della figura del Garante Comunale dei Diritti dei Disabili.
Una sfida che ora passa nelle mani della Giunta e del vicesindaco segratese, responsabile per materia. Appuntamento dunque al prossimo Consiglio comunale per gli sviluppi della vicenda, ma soprattutto si attende il 31 maggio, quando Nicola e Leonardo alle ore 15.00, sempre di fronte al Comune di Segrate, continueranno la loro dura battaglia per “una vita con meno ostacoli“.