Allarmismo
e discredito a Cologno Monzese e Vimodrone, dopo che i media hanno riportano la notizia, poi risultata completamente infondata, della distribuzione di cibo avariato e in pessimo stato di conservazione, nelle mense scolastiche.
COLOGNO MONZESE
In realtà, le anomalie riscontrate dai NAS nella giornata di mercoledì a Cologno, riguarderebbero un’unica attività di ristorazione del territorio e non il servizio di ristorazione scolastica. Si tratterebbe di un esercizio commerciale di Viale Europa, dove il titolare cinquantanovenne, teneva gli alimenti e il beveraggio in un box sul retro, in pessime condizioni igienico sanitarie. I viveri avrebbero dovuto avere una duplice destinazione: un mensa di un centro per ragazzi disabili, e i pranzi dei dipendenti comunali colognesi. La convezione che l’ Amministrazione aveva firmato con il medesimo bar ristorante, è ovviamente decaduta immediatamente.
Il Sindaco Mario Soldano, in una nota seguita alle notizie inesatte diffuse negli scorsi giorni, ha tenuto a precisare che questa operazione che ha consentito il ritrovamento di derrate alimentari scadute, è stata possibile proprio perché il Comune stesso aveva precedentemente presentato un esposto ai Carabinieri locali.
L’ispezione effettuata presso il centro unico di Cottura (CUC) in via Guzzina, gestito dalla concessionaria del servizio società Vivenda s.p.a ,non ha riscontrato alcuna irregolarità. Altrettanto è dichiarato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Donato Salzarulo che esorta a “non diffondere notizie allarmistiche che non hanno alcun riscontro oggettivo, perché le irregolarità riscontrate non colpiscono in alcun modo la popolazione scolastica collegnese”. Sarà cura dell’Amministrazione Comunale verificare come sia stato possibile la pubblicazione di notizie false su un argomento di tale delicatezza, suscitando un ingiusto sdegno dell’opinione pubblica.
VIMODRONE
Anche a Vimodrone in realtà la situazione non è quella riportata inizialmente dai media. Nessuna irregolarità è infatti stata riscontrata nel centro cottura di Via Piave gestito dalla società Cir Food, che eroga 1500 pasti ogni giorno. Nel comunicato stampa diffuso dal portavoce comunale, si legge: “Mentre negli altri paesi sono state riscontrate irregolarità nella conservazione dei cibi, a Vimodrone i militari dell’arma hanno attestato che tutto per ani regola”.
Nel rapporto rilasciato dai NAS in effetti, viene specificato che “Tutti i locali si presentano in discrete condizioni igienico sanitarie nonché strutturali. Da un controlla campione non sono stati rinvenuti alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione e tutto il personale è risultato in regola”.
Articolo di: Aurora Lanzi
