La proposta di Sinistra Unita per l’istituzione di un Registro delle Unioni Civili, non aveva sin qui scatenato nessun tipo di polemica o reazione.
A distanza di qualche settimana però, è arrivato il comunicato congiunto di PDL e Lega Nord, che pone l’accento sul perché l’opposizione non potrebbe mai accettare questo tipo di provvedimento.
“Il matrimonio e la famiglia rivestono un interesse pubblico che si basa sul rispetto degli impegni sanciti dagli artt. 143, 144 e 147 del codice civile -si legge nel comunicato firmato dai capigruppo Giambitto e Ronchi– Le unioni civili, invece, sono la conseguenza di scelte e comportamenti privati, e su questo piano dovrebbero restare.Il riconoscimento pubblico delle cosiddette “unioni civili”, con la conseguente elevazione degli interessi privati al rango di interessi pubblici, sarebbe discriminante per la famiglia fondata sul matrimonio”.
Alla riunione organizzata da Sinistra Unita per illustrare alla cittadinanza la loro proposta (leggi qui), avevano partecipato anche dipendenti del Comune di Milano, che avevano riportato il successo dell’iniziativa nel capoluogo lombardo, dove ad oggi, grazie alla collaborazione tra tutti i partiti politici, il registro conta 800 iscritti. Ma a Carugate pare che i margini di una futura collaborazione in tale senso, non siano cosa possibile.
Laddove S.U. insiste sul fatto che il Registro sarebbe un allargamento dei diritti che non comporterebbe una privazione per le coppie sposate, l’opposizione carugatese ribatte con fermezza puntando il dito sulla discriminazione che sta alla base del Registro delle Unioni Civili: “Tale riconoscimento rappresenterebbe un’ingiusta e intollerabile discriminazione nei confronti di chi, contraendo matrimonio, assume impegni pubblici nei confronti dello Stato e, in forza di tali impegni, può legittimamente vantare dei diritti -spiegano i consiglieri di PDL e Lega Nord– I conviventi, invece, si troverebbero nella comoda quanto ingiusta situazione di pretendere diritti senza sottoscrivere solennemente e pubblicamente dinanzi allo Stato nessun impegno formale”. Ma al di là dell’impegno da assumersi davanti allo Stato per poter poi pretendere servizi e sostegni, secondo Giambitto e Ronchi la questione è anche puramente economica. Se ci sono soggetti che hanno contratto solennemente un impegno davanti alle istituzioni, va da sé secondo i capigruppo di opposizione, che le risorse economiche dei comuni, sempre più ristrette, vadano a progetti di sostegno per queste famiglie. Con una divisione dei fondi anche per le coppie conviventi, si materializzerebbe, sempre secondo quanto sostenuto da PDL e Lega, la privazione di diritti che invece Sinistra Unita non contempla nella sua disanima.
Sull’equiparare famiglie tradizionali a coppie conviventi, il dissenso pare insanabile, ma la frattura è ancor più profonda se va a parlare di coppie omosessuali e di riconoscimento di nuclei famigliari tra coppie dello stesso sesso. Su questo argomento i due partiti dell’opposizione carugatese lasciano la parola ad un intervento che l’attuale Papa Bergoglio, fece nel 2010 quando era ancora Cardinale. Sebbene di recente Papa Francesco si sia dimostrato aperto verso l’omosessualità, con quell’ormai storico enunciato: “Chi sono io per giudicare”, nel 2010 il suo pensiero in merito alle Unioni Civili era comunque molto chiaro, secondo la dichiarazione del Pontefice riportata dal comunicato di PDL e Lega: “Le situazioni giuridiche di reciproco interesse tra le persone dello stesso sesso possono essere sufficientemente tutelate attraverso il diritto comune. Sarebbe una discriminazione ingiusta nei confronti del matrimonio e della famiglia attribuire al fatto privato dell’unione tra persone dello stesso sesso uno status di diritto pubblico”
Le convergenze di posizioni che minoranza e Sinistra Unita avevano avuto sul tema dell’ampliamento del carosello, ritornano ad essere ciò che nei fatti sono, diametralmente opposte su questioni fondanti la vita quotidiana dei cittadini, i diritti e la difesa dei valori della società.
Se si procederà con il valutare l’idea di un Registro delle Unioni Civili, immaginiamo che la battaglia in paese sarà serrata. Staremo a vedere.