Se sei un alpinista, e lo senti come impulso istintivo alla vita più che come semplice passione, allora con tutta la malinconia del mondo, saluti la tua famiglia all’aeroporto e riparti per un’altra avventura, che proprio ai tuoi bambini e a tuo marito, racconterai come a nessun altro.
E’ quello che ha fatto Annalisa Fioretti lo scorso 9 aprile, quando è ripartita per un’atra spedizione sulle cime del mondo.
Dall’esperienza sulla terza vetta più alta della terra, gli 8596 metri del Kangchenjunga, Annalisa è ritornata con il record italiano femminile, arrivando a raggiungere 8450 metri di quota. Ora la nuova spedizione è diretta sempre nel versante nepalese della catena himalayana, ma sulla vetta del Lhotse, quarto al mondo per altezza con 8516 metri sopra il livello del mare.
La cosa affascinante di questa cima, è che si trova proprio davanti all’ Everest, con il quale è collegato direttamente, e con cui condivide il primo campo base e alcuni altri campi più alti. L’ Everest… la montagna più alta del mondo. Mette emozione a chiunque lo abbia solo letto nei primi libri di geografia delle scuole elementari. Per Annalisa, alpinista fino al midollo, dev’essere qualcosa di incredibile.
Al momento la nostra amica alpinista, dopo una giornata spesa nella capitale nepalese di Katmandu, dovrebbe essere in procinto di partire per Lukla, da dove inizierà al salita con una prima parte di trekking sino al campo base. In questa spedizione, “lhotse expedition 2014“, la carugatese sarà affiancata ancora da Mario Vielmo, il grandissimo alpinista che sul Kangchenjunga è riuscito a toccare la cima degli 8596 metri.
Attendiamo dunque il suo ritorno, previsto per l’inizio di giugno, quando la incontreremo per tutti i dettagli e le immagini del viaggio. Nel frattempo seguiremo la sua avventura insieme a voi attraverso la pagina web ufficiale.