La solidarietà è di casa nella città di Cernusco, che conscia della precaria situazione presente nel Sahara Occidentale ne ha promosso una campagna informativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Questa azione rientra nelle politiche di cooperazione internazionale, ampiamente caldeggiate dall’assessore Rita Zecchini, a seguito delle quali Cernusco è infatti rientrato nel Coordinamento degli Enti e delle associazioni lombarde per la solidarietà al popolo Sahrawi, il tutto a costo zero. “La scelta di aderire al coordinamento regionale -ha dichiarato la Zecchini– mi è sembrata importante per diversi motivi fra cui quello di attivare tutte le iniziative possibili per sensibilizzare e informare i nostri concittadini sulla condizione di popoli che faticosamente, ma con molto orgoglio e determinazione, vogliono la propria indipendenza e autodeterminazione e, soprattutto, un territorio in cui possano vivere liberamente e con dignità. L’idea è di costruire percorsi condivisi, anche con le Consulte cittadine, per realizzare incontri e progetti comuni in collaborazione con gli altri Comuni aderenti”.
BREVE STORIA RECENTE DEI SAHRAWI
La tanto agognata autonomia, rivendicata dai Sahrawi già sotto la dominazione spagnola, fu formalmente riconosciuta negli anni ’60, dalle Nazioni Unite, che sancirono il diritto all’indipendenza del Popolo Sahrawi, imponendo alla Spagna il ritiro dall’area.
Ma nel 1975 fu il Marocco ad invadere quelle terre con un esercito di 25.000 uomini, e da allora nacque un movimento di resistenza che diede vita alla Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi. Nel 1979 però, il Marocco completò la sua avanzata in quei territori, trasformando il popolo Sahrawi in un popolo di rifugiati che trovarono posto in Algeria.
Nonostante l’invio di una delegazione dell’ ONU per una risoluzione nel 1991, la situazione resta ancora invariata e senza alcuno sbocco a breve.
Articolo di: Aurora Lanzi