Continua la polemica sull’area Lucchini Artoni che il comune di Segrate sembra intenzionato a riqualificare nonostante la voce grossa delle opposizioni.
Questa volta è il Partito Democratico a lanciare la sfida al sindaco Alessandrini: “Sfidiamo il Sindaco ad un dibattito pubblico che dimostri che il suo interesse per i 3 milioni di euro che entrerebbero nelle case comunali con questo progetto, non venga utilizzato per organizzare feste pagare stipendi d’oro ai suoi amici dirigenti –ha scritto il segretario Damiano Dalerba– In un Comune normale, l’amministrazione a tutela degli interessi della sua comunità, avrebbe costretto la proprietà a bonificare l’intera area e poi mettere tutto in sicurezza. Questa fabbrica ci ha fatto star male per giorni, con il suo odore nauseabondo che prendeva alla gola, con il Comune che negava il fenomeno poi prontamente denunciato dai cittadini. La Lucchini Artoni è la nostra Ilva di Taranto.“
Arriva a stretto giro la replica del sindaco Alessandrini: “I problemi generati da questa azienda, che comunque produce un materiale di assoluta necessità come l’asfalto, possono essere mitigati in un contesto diverso. Lo spostamento dell’attività produttiva ha un costo, ma potrebbe generare un’opportunità di sviluppo per Segrate, invece che lasciare al degrado un’area incolta e ambientalmente non significativa -e conclude- Proprio il PD voleva inserire nel PGT delle norme in difesa dello sviluppo delle attività produttive, ma mentre si fa qualcosa in questa direzione, la solita italica voglia di distruzione fa rinnegare anche le poche buone idee avute.”