Il Fondo librario di Mario e Ada De Micheli è una prestigiosa collezione di circa 24.000 volumi, tra monografie, opuscoli, cataloghi di mostre e 230 testate di riviste, appartenuti al celebre critico e storico dell’arte, figura poliedrica del mondo della cultura, e grande collezionista.
Il Comune di Segrate, per ottenere questa importante raccolta, ha siglato una convenzione con il Comune di Trezzo d’Adda, città di adozione dei coniugi Mario e Ada De Micheli, a cui l’avevano donata nel 1984. Per inaugurare l’apertura al pubblico di questa importante collezione, sabato 29 marzo saranno presenti anche il sindaco di Segrate Alessandrini, il sindaco di Trezzo d’Adda Villa, e Gioxe De Micheli, figlio di Ada e Mario.
Arricchiscono la collezione, le sezioni dedicate ai manoscritti autografi di De Micheli, e una sua fototeca personale di enorme valore, con scatti di noti artisti delle avanguardie del “900, dei loro studi, delle opere, e alcune diapositive che egli utilizzava per le sue lezioni di Storia dell’ Arte e Letteratura Italia, che teneva alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
De Micheli infatti, come detto, non è stato solo il critico e conoscitore d’arte, che ha portato in Italia la conoscenza di autori e artisti sino ad allora sconosciuti nel nostro paese, ma ha anche fondato diverse riviste d’arte, e organizzato mostre nazionali e internazionali impegnandosi parallelamente nel campo dell’arte avanguardista, della letteratura, della poesia, della politica, della storia e dell’impegno civile. Noto è il suo interesse per la storia della Resistenza Partigiana, di cui si trovano molte tracce nella preziosa collezione in questione.
Cultori e appassionati della materia, potranno prenotare dal martedì al venerdì, un momento per consultare l’intera risorsa messa a disposizione dal Fondo De Micheli, chiamando il numero 02.26950716, o scrivendo alla mail milano2@bibliomilanoest.it
L’appuntamento con l’inaugurazione, e successivo aperitivo, è per sabato 29 marzo alle 17.00 dunque, presso la biblioteca all’interno del Museo cittadino di Cascina Ovi, in Via Olgia 9.