MELZO
IL NUOVO LOOK DELLA STAZIONE SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO DI FUORIDALCOMUNE.IT

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

La stazione ferroviaria del Comune di Melzo si rifà il look.
È di qualche giorno, infatti, l’annuncio dell’Amministrazione comunale guidata da Vittorio Perego che, con un tweet e a qualche anno dallo stop dei lavori, conferma l’avvicinarsi della fine del restyling per l’infrastruttura che ogni giorno ospita i treni per Milano e quelli che connettono Melzo alla Lombardia e al nord Italia.

L’intervento, in tutto 3 milioni di euro di progettazione e lavori, è stato realizzato con il contributo di Regione Lombardia ed è stato improntato alla riqualifica della zona Sud della stazione, quella parte di infrastruttura che la scorsa amministrazione nel 2009 aveva estromesso dai lavori lasciando di fatto l’opera incompleta.

PERCORSO STORICO DEL PROGETTO
I lavori di rifacimento della stazione di Melzo sono storia abbastanza conosciuta. Iniziati con la demolizione della stazione dei Galbani e degli Invernizzi nel 2009 e continuati con la trasformazione dello scalo in infrastruttura a 4 binari, i cantieri per della nuova stazione vennero inseriti nelle opere strategiche della Giunta Sabbioni (in carica dal 2004 al 2009). Furono finanziati dal POR1 (Piano Obiettivo Regionale) e ottennero alcuni importanti finanziamenti della Comunità Europea. Considerata già a suo tempo una fonte di attrattività per la localizzazione delle aziende e di cospicuo indotto occupazionale per la città, la stazione incappò nello stallo di una stagione politica complessa per Melzo, con scadenze elettorali e rinnovi amministrativi, che ne bloccarono di fatto il naturale corso dei cantieri.

La fine della Giunta Sabbioni e il cambio al vertice con Vittorio Perego (2009), in questo, portarono ad un rallentamento della pianificazione dei lavori. L’opera, però, fu lasciata in buone condizioni: si completarono il sistema di collegamento della stazione con il tessuto urbano dell’area est della Martesana. Si realizzò il nodo d’interscambio con la ciclo-stazione, che oggi lavora a pieno regime. Si connesse l’infrastruttura con le principali linee di trasporto su gomma che collegano Melzo ai paesi dell’hinterland della Martesana, con i parcheggi a est verso Cascina Triulza, con quelli a ovest, e con quelle aree parking che saranno strategiche non appena saranno terminati i lavori per la BreBeMi e la Teem. Quando Melzo, cioè, diventerà il crocevia della zona Est Milano.

Sin qui, però, è storia. La situazione resta stabile per qualche anno finché nel 2012, il Comune di Melzo, presenta in Regione l’autorizzazione ad un altro progetto. Ottenuto parere favorevole e supportati dalla Società di Trasformazione Urbana (STU – società per azioni interamente partecipata dal Comune) il Comune presenta il progetto per l’area Sud della ferrovia. Da qui, il via alla stazione 2.0.

I LAVORI ALLO STATO ATTUALE
Del valore globale di 3.000.000 di euro, con richiesta di finanziamento europeo dell’80% (il restante è finanziato dalla STU) nel giro di poco tempo i lavori sono assegnati (con ribasso del 30%) ad un socio privato. Inizia così il “POR2”, progetto di completamento della riqualifica dell’area circostante la stazione di Melzo. Proprio in queste settimane, si stanno completando le fasi più corpose dei lavori, che riguardano la ristrutturazione del pavimento del sottopasso della stazione. Il pavimento è stato sostituito con fondo antiscivolo. Le pareti ed il soffitto sono stati rivestiti, in modo da renderli più luminosi e accoglienti, con materiale antigraffio e lavabile, a prova di writer. Installate numerose telecamere e riunite in un solo punto le obliteratrici di Trenord e la macchina automatica per la distribuzione dei biglietti.

Oggetto di riqualifica è però anche l’area circostante. La via Cavour, ad esempio, immediatamente adiacente a via Invernizzi ed oggi senza uscita, proseguirà a senso unico fino a connettersi con via Veneto. Sono previsti circa 140 stalli per auto non a pagamento, facile da raggiungere per i melzesi. L’area circostante, sarà finita con del verde pubblico ben progettato e con una moderna illuminazione a led. Ci fanno sapere dall’Amministrazione che i lavori sarebbero dovuti finire a dicembre 2013 ma un intoppo durante le attività di movimento terra ha slittato la chiusura dei cantieri di qualche mese.

L’AMMINISTRAZIONE
L’Assessore alle Infrastrutture e Patrimonio Franco Guzzetti, raggiunto telefonicamente da FDC, ha raccontato:

Regione Lombardia, che ci controlla con notevole frequenza, ha approvato la richiesta di proroga di 3 mesi per la chiusura dei cantieri, previsti ad oggi per fine marzo. Sappiamo già che saranno necessarie altre settimane per i collaudi, dovuti per lo più a ritardi di carattere meteorologico. Stiamo valutando la possibilità di aprire la parte verso via Veneto che dovrebbe concludersi nei tempi previsti, in modo che i cittadini delle zone Veneto, via Martiri della Libertà e i lavoratori che si recano nell’area artigianale aldilà della Strada Provinciale possano cominciare da subito ad accorciare il loro tragitto per arrivare ai binari del Passante. E’ però molto probabile che non si riuscirà a inaugurare questa opera nelle prossime settimane. Il periodo di 40 giorni da rispettare prima delle elezioni, dove è vietato svolgere questo tipo di manifestazioni, ci impone il massimo rigore e una riservatezza istituzionale. L’inaugurazione, tuttavia, è’ la cosa meno importante. I cittadini saranno certamente contenti e riconoscenti di quanto siamo riusciti a fare anche in questa parte di città. Ricordo ancora che è un intervento a costo praticamente nullo per i cittadini di Melzo e per l’amministrazione, perché completamente finanziato. Bello anche segnalare che siamo il Comune della nostra zona della Martesana che è riuscito a gestire le somme più importanti di finanziamento europeo, senza contare i soldi che siamo riusciti ad ottenere come compensazioni ambientali per la tangenziale, in uno Stato che è purtroppo conosciuto come quello dove meno si utilizzano fondi europei”.

foto 1 foto 2