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3 anni e 4 mesi di reclusione, per omicidio colposo e omissione di soccorso.
Era inevitabile che questa sentenza del gup di Milano al pirata della strada di 39 anni, che il 10 luglio 2013 travolse e uccise Beatrice Papetti, sedicenne di Gorgonzola, scatenasse il dibattito in città, ma non solo.
Sui social network la notizia è rimbalzata immediatamente e i commenti sono apparsi più che chiari: “ingiustizia è stata fatta“, titolava un post apparso su Facebook.
Sui social network la notizia è rimbalzata immediatamente e i commenti sono apparsi più che chiari: “ingiustizia è stata fatta“, titolava un post apparso su Facebook.
Come abbiamo detto, a Gorgonzola lo sdegno è inquantificabile per la sentenza arrivata dopo un processo con rito abbreviato. Ma il dibattito su questo tipo di incidenti e sui pirati della strada, ha valicato il confine approdando in Regione Lombardia, dove il consigliere regionale Paolo Micheli, del “Patto Civico con Ambrosoli” eletto in Martesana, ha proposto di introdurre da subito il reato di omicidio stradale.
“Sono d’accordo con il premier Renzi, va assolutamente introdotto il reato di omicidio stradale – ha commentato Micheli – Lo dicono sentenze come quella odierna dove l’omicida di una ragazzina di soli 16 anni se la caverà con una pena sostanzialmente analoga a quella di un furto di serie B. Dov’è il rispetto per una giovane vita spezzata e il dolore immenso che ha prodotto nella sua famiglia? La pena per reati simili deve essere inasprita e l’ordinamento giuridico odierno non lo consente. Basta annunci. Se c’è volontà si faccia subito, senza perdere altro tempo”
