Si è svolto nella serata di mercoledì 5 marzo presso l’Atrion di Carugate il primo di una serie di incontri organizzati da Principio attivo in collaborazione con l’oratorio don Bosco per approfondire le tematiche dell’iniziativa “ma vai a zappare!”, uno dei progetti dell’associazione Libera.
Il tema principale, i beni confiscati alla mafia, è stato introdotto e illustrato alla trentina di giovani presenti per l’occasione da Loris Mazzoleni e Giacomo D’Agnolo, del Gruppo Giovani Libera Lombardia, del presidio sestese di Libera. Dopo aver parlato dei motivi che hanno portato alla nascita del presidio sestese il 17/3/2011, e le varie iniziative in cui è coinvolto il gruppo, come le campagne contro il gioco d’azzardo e la lotta alla malasanità, Loris è entrato nel vivo dell’incontro.
Snocciolando qualche dato relativo alla presenza a Sesto di beni sequestrati alla mafia, 21, si è capito che il fenomeno mafioso non è confinato solo nel Sud Italia, ma è radicato anche qui al Nord. Rispondendo ad alcune domande, Mazzoleni si è soffermato su come vengono gestiti e a chi sono destinati i beni sequestrati, terreni o immobili, e le problematiche affrontate dall’associazione relative soprattutto alla loro gestione.
È stata poi la volta di Giacomo, che partendo dai numeri e ed estendendoli a tutto territorio lombardo, si arriva così da 21 a 1400, ha spiegato i motivi civili che animano Libera. Sono i concetti di Associazione, Nome e Numeri, che richiamano l’impegno quotidiano del singolo cittadino nell’osservazione non passiva di fenomeni come lo spaccio di droghe leggere o pesanti.
Infine è stata la volta di Ivan Cialdella, giovane studente, che ha raccontato la sua esperienza passata in estate in un campo di lavoro gestito da Libera a Cutro, nel crotonese. Oltre alla parziale bonifica di un campo agricolo, insieme ad altri ragazzi del gruppo è stato adibito a ostello un supermercato posto sotto sequestro.
Per chi volesse approfondire, il sito di Libera contiene tutte le informazioni sui terreni confiscati alle Mafie e sui campi di lavoro cui si può partecipare.
Articolo di: Matteo Zavaglio
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