Si conclude con un nulla di fatto la protesta di alcune famiglie segratesi per i rincari delle mense scolastiche.
Nella seduta consiliare di venerdì scorso, la Giunta ha infatti deliberato di lasciare invariato anche per il prossimo anno il criterio di assegnazione della tariffa intera al fratello minore di età, e quella scontata agli altri fratelli. “Si tratta di una scelta equa e coerente con i principi legislativi della spending review che impone il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica” ha motivato l’assessore all’Istruzione Guido Pedroni.
Una decisione motivata dalle distorsioni del sistema precedente: “Quando il fratello maggiore frequentante la scuola media, si fermava a pranzo poche volte, faceva scattare lo sconto per i pasti dei fratelli minori di età, iscritti alla scuola dell’infanzia e primaria, che usufruivano della mensa in modo continuativo. Nei casi estremi, con un solo pasto in più al mese consumato dal fratello maggiore, si potevano scontare dai 20, ai 40 fino ai 60 pasti consumati dai fratelli minori.”
Necessità di fare cassa dunque, con un risparmio annuo previsto di 12mila euro da reinvestire per ampliare l’intera offerta scolastica. “Tengo a ricordare -continua Pedroni- che il Comune dall’anno scolastico 2012/2013 ha ampliato la fascia delle agevolazioni passando da un massimo di ISEE di 13 mila euro a un massimo di 15.458, potendo così comprendere un numero maggiore di famiglie prima escluse.”