Soddisfatti a metà il Sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, il comandante della Polizia Locale Lorenzo Giona e il suo vice Dario Zanchetta, assolti con formula piena dai rispettivi capi di imputazione nel processo T-Red (clicca QUI per la video intervista all’avvocato difensore)
Molta è l’amarezza, non tanto per l’esito di un processo che, a detta del Primo Cittadino: “Non sarebbe mai dovuto cominciare”, ma più che altro sostengono i tre: “Per la gogna mediatica cui siamo stati sottoposti in questi 7 anni, venendo sbeffeggiati, insultati, apostrofati, e ‘marchiati’ con i nomi più infamanti.”
“Ci si è dimenticati -ha aggiunto il Comandante Giona– che dietro ai nostri ruoli c’erano delle persone con delle famiglie, costrette a subire con noi per 7 anni le accuse di cui siamo stati tacciati e gli improperi che ci hanno scagliato contro”.
Sconfitti gli automobilisti, a cui il Sindaco non manca di riservare una stoccata: “A regime venivano multati più o meno 50 veicoli al giorno su 62.000. Meno del 1 per mille. Era dunque davvero impossibile fermarsi? Gli altri 61.950 come facevano ogni giorno a passare indenni?”. Gli incassi derivati dalle sanzioni, avranno un nobile destino comunque. “Di interventi per la sicurezza sulla Cassanese ne erano stati attuati in passato e ne sono stati attuati altrettanti dopo i T-Red -ha sottolineato il sindaco- Anche i soldi recuperati dalle multe, 1 milione e 135 mila euro saranno investiti in ulteriori azioni e interventi per la sicurezza della Comunità”.