Graffiti, murales, writing, o più semplicemente “pezzi” come sono soliti chiamarli gli autori di quelle che spesso appaiono come vere e proprie opere d’arte.
Un mondo che tra “Tag” (sigle), “bombing” e “hall of fame”, a volte si presenta controverso agli occhi dei neofiti, tra chi li definisce come atti vandalici e chi invece ne apprezza le qualità soprattutto per il colore e la vitalità che questa pratica ha saputo dare al grigiore dei muri delle nostre città.
Quel che è certo è che il writing è da tempo diventato una sub-cultura urbana, oggetto di attenzione anche di studiosi e sociologi, e che negli anni ha saputo conquistare migliaia di giovani che si sono avvicinati a questa forma di espressione.
La redazione di Fuoridalcomune.it, ha deciso di conoscere meglio il fenomeno, attraverso l’obbiettivo di Ester Adami, che è andata a scovare gli angoli più colorati della martesana, e intende approfondire la tematica anche con approfondimenti e interviste, al fine, come sempre, di fornire ai nostri lettori uno sguardo “fuori dal comune” su ciò che accade nel nostro territorio.