La Biblioteca Civica “Lino Penati” ospiterà venerdì il giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi. L’autore, nato nel 1962 a Milano, ha sempre manifestato una propensione per i giochi di parole ed inizia la sua carriera proprio sulla nota “Settimana Enigmistica”. Nel 1990 si laurea con una tesi in Semiotica e con un relatore d’eccezione, Umberto Eco. Tra i suoi libri ricordiamo: Accavalavacca (1992), Sfiga all’OK Corral (1998), Lezioni di enigmistica (2001), Incontri con la Sfinge (2004), Non ne ho la più squallida idea (2006), La posta in gioco (2007), L’orizzonte verticale (2007), Non se ne può più (2010), Sedia a sdraio (2011), Come dire. Galateo della comunicazione (2011), Una telefonata con Primo Levi (2012), Dando buca a Godot (2012), Il falò delle novità (2013).
L’ultima pubblicazione di Bartezzaghi è “Anche meno, un viaggio semiserio nell’italiano low cost”. L’autore stesso dice del libro: «Io non penso alla lingua come a una legislazione che sta a ognuno applicare, senza controllo d’autorità. No. Penso alla lingua come a un ricettario, che ci soccorre sia quando dobbiamo parlare per necessità e senza pensarci troppo sopra sia quando vogliamo allestire più accurati banchetti verbali. Ogni sua ricetta può essere realizzata in molti modi, l’importante è che risulti commestibile e digeribile. Nella lingua è lo stesso: ogni pietanza discorsiva che prepariamo deve essere comprensibile e assimilabile. “Comprendere” ha del resto un significato inglobante; “assimilare” è un verbo che può essere riferito sia ai cibi sia alle parole. Il sapere e il sapore costituiscono una coppia deliziosamente affiatata. Parla come mangi? Anche. Ma è meglio: parla come cucini. Nella presente epoca, peraltro, i libri di grammatica non interessano molto, mentre i ricettari vanno a ruba. Che tempo chef fa!»
L’appuntamento è per venerdì 28 febbraio 2014 alle ore 21 in sala Camerani.