PREMESSA:Per onor di cronaca, dobbiamo segnalare che prima di procedere alla stesura dell’articolo seguente, abbiamo provato a contattare gli uffici postali di Carugate e Cernusco. Ci è stato risposto che “Sia gli impiegati, che i responsabili, che il direttore stesso, non sono stati autorizzati a parlare con la stampa”. Quando poi abbiamo ricevuto, da un gentile impiegato di Cernusco, un numero telefonico a cui fare riferimento, il telefono ha squillato libero per ore senza nessuna risposta. Per queste ragioni, e solo per queste, non presenteremo nel pezzo la posizione degli uffici postali menzionati.
I RACCONTI DEI “SENZA POSTA”
Se non fosse stato per gli abbonamenti a riviste settimanali, o per gli inviti a gite di ex dipendenti, arrivate via posta quando ormai le iscrizioni erano complete, forse Matteo e la sua famiglia non si sarebbero accorti nell’immediato, di quanto stava accadendo con la consegna della posta in paese. “I settimanali arrivavano ogni due tre settimane tutti insieme -ha raccontato il carugatese- le bollette arrivavano anche dopo la data di scadenza, fuori tempo per pagarle senza mora. Il postino che passava spesso, non si vedeva da settimane e la situazione in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa era più o meno identica per tutti“.
Quella che sembrava una situazione legata solo ad una zona del paese, in realtà dal confronto sui social network, ha preso corpo per quello che effettivamente era: un disagio comunitario esteso a tutte le zone del paese. Tra le varie testimonianze si legge: “Da noi e’ peggiorata la situazione. In zona Via Volta la consegna è una volta al mese“.
Valeria invece, si è accorta del disguido in una delle poche volte che ha deciso di affidarsi al sistema postale: “«Le tempistiche delle poste di Carugate hanno sempre lasciato a mio avviso un po’ a desiderare, quindi negli anni ho fatto di tutto per evitare il più possibile di dipenderne -ha raccontato la giovane- Qualche mese fa però, mi è capitato di dover ricevere a casa il pin di un bancomat, e ho notato che le tempistiche con il quale mi era stato consegnato andavano ben oltre un normale ritardo di consegna“. Così Valeria si è affidata al gruppo Facebook sul quale da tempo oltre mille carugatesi si confrontano sui problemi di ordine quotidiano, diventando, come dice la ragazza: “Un gruppo di auto-aiuto alla vita carugatese“. All’interno del gruppo ha così scoperto che la situazione era anche più drammatica della sua.
C’è chi ad esempio, pur pagando l’acquisto di una casella postale nello stabile delle posta, non vi ha trovato nulla all’interno per giorni, e quando poi le lettere sono arrivate, ha avuto l’amara scoperta di aver ricevuto in ritardo un avviso che gli avrebbe garantito la possibilità, se giunto in tempo, di usufruire di un assegno.
Annotata l’esasperazione collettiva, Matteo ha lanciato l’idea di unirsi, fare gruppo ed andare a chiedere spiegazioni in posta. Così a turno, è iniziata la processione dei “senza posta” verso gli sportelli di Via San Francesco. “Un amico ha chiesto all’impiegata di controllare se la sua posta on consegnata fosse per caso lì in giacenza -ha raccontato il giovane- ma solo dopo litigate e risposte negative è riuscito a farsela consegnare, perché era effettivamente lì in attesa di essere evasa“.
L’INCONTRO CON IL DIRETTORE
I genitori di Matteo sono tornati all’ufficio postale arrabbiati e decisi a risolvere la questione. Da Carugate però nessuna risposta concreta, e l’invito a parlarne con il Direttore, che per competenza ha sede a Cernusco. “I miei genitori sono partiti con il piede di guerra convinti di andare ad attaccare, e invece si sono trovati davanti un uomo già sufficientemente provato dalla situazione, quasi sollevato nel sapere che qualcuno si stava muovendo“. Pare, da ciò che riporta il giovane, che il Direttore si sia dichiarato impotente davanti ai tagli aziendali, alla mancanza di risorse per poter assumere nuovi dipendenti, e che il disagio che si è riversato su Carugate, dipende proprio da questa carenza di personale, a cui lui non può porre rimedio se non riceve maggiori fondi. In ultima istanza, il Direttore ha poi consigliato ai carugatesi di fare reclamo attraverso il sito internet delle poste, e rivolgersi poi alla direzione generale per far presente la carenza di personale e i disagi che ne derivano.
IL RECLAMO E LE SCUSE
Preso alla lettera il Direttore, subito alcuni carugatesi hanno fatto reclamo sul sito delle poste, e nell’arco di un mese hanno ricevuto la posta mancante da settimane e una lettera di scuse.
La famiglia di Matteo ha pensato anche di chiedere spiegazioni al postino che solitamente consegna loro le lettere e i settimanali. “Ci ha risposto che sa perfettamente come funzionano le cose -ha raccontato ancora Matteo- che non ci sono sostituti per i postini, e se lui si ammala o va in ferie, nessuno porterà al posta in sostituzione e tutto resterà fermo in deposito”.
Per ovviare al problema dunque, oltre a recarsi agli uffici di Via San Francesco e chiedere la vostra posta arretrata, il consiglio è quello di fare subito reclamo online attraverso il modulo che potete compilare e spedire QUI.