In un Auditorium molto attento e pieno sino alle ultime file, Paolo Molteni, Wally Franceschin ed Enrico Porcellini, si sono presi lo spazio per confrontarsi con i cittadini sulle questioni che hanno portato alla frattura insanabile con il PD.
LE RAGIONI DELL’ALLONTANAMENTO
Secondo gli esponenti di Sinistra Unita, la loro opposizione su alcune scelte è stata vista dagli alleati del PD come una sorta di “lesa maestà“, e per questo è giunto il ritiro delle deleghe. Mentre la questione, secondo gli ex assessori, è in realtà tutta da ricondurre ad una mancanza di coerenza degli alleati rispetto ai patti sottoscritti davanti agli elettori in campagna elettorale: “Non ci siamo dimessi perché eravamo noi quelli rimasti fedeli agli accordi che ci hanno fatto votare dai carugatesi –ha risposto Molteni ad un cittadino che aveva chiesto lumi a riguardo- quindi in posizione di tradimento dei propositi vi erano loro, e loro avrebbero dovuto fare un passo indietro nel caso”.
Ma quali sono stati questi tre momenti di rottura,
e quali erano le posizioni divergenti all’interno della maggioranza ?
1 – PALESTRA, PISCINA E GESTISPORT
“Carugate ha bisogno di piccole cose concrete -ha detto Molteni– non di grandi opere esageratamente onerose. Le scuole medie non hanno una palestra decente, così come le associazioni sportive. Per questo avevamo proposto mentre eravamo in maggioranza, un progetto per una struttura adeguata, non un costosissimo palazzetto, ma una palestra dignitosa. Per la piscina inoltre, avevamo proposto una ristrutturazione di quella attuale e degli spazi annessi, per un totale di circa 3 milioni di euro, mentre il PD ha sostenuto il progetto di Gestisport di rifacimento totale della struttura, con annessa area welness, fitness e palestra, che oltre a costituire un ulteriore cementificazione, costerà circa 6 milioni di euro, sui quali è stata chiesta anche una fideiussione pubblica. Quindi se Gestisport avrà problemi, il suo fallimento se lo accollerà il Comune e con lui i suoi cittadini“.
2 – LA SECONDA FARMACIA
Sul territorio di carugate, oltre alla farmacia comunale di Via De Gasperi, ve n’è un’altra sempre comunale in Via Toti. Quest’ultima è di recente apertura, e su questa scelta Sinistra Unita ha molto dibattuto in giunta. Le spese per l’ulteriore servizio, risultano come Spese Sociali, e secondo quanto riferito da Molteni, si attesterebbero intorno ai 250.000 euro: “La scelta di aprire un altro esercizio di questo tipo per la vendita di farmaci, è un atto puramente commerciale che nulla ha a che vedere con il sociale -ha spiegato l’ex assessore- 250.000 euro sarebbero stati più opportuni per esigenze realmente sociali come il sostegno agli anziani, ai disabili o alle famiglie indigenti. Abbiamo avuto un esplosione della spesa sociale che però è stata destinata non ai servizi ma alle strutture e alle sovrastrutture“.
3 – AMPLIAMENTO CAROSELLO
Molto si è detto in serata su questo argomento, minuziosamente illustrato da Enrico Porcellini, esponente del Comitato Parco Est Delle Cave, ma quasi tutto era già stato raccontato, a partire dal famoso PGT 2009, che PD e Su avevamo firmato specificando come Carugate fosse “satura di aree commerciali cementificate“. Alcuni dettagli però sono risultati nuovi per i presenti. I motivi per cui SU si è schierata compatta da subito contro il progetto, a quanto detto non sono stati solo ambientali, ma anche culturali: “In un incontro sull’ampliamento con esponenti di Confcommercio, ci è stato detto che l’intento di aggiungere un’area fitness con cinema multisala, era quello di portare la permanenza di un consumatore all’interno del centro, da 1 ora e 40 minuti di media attuale, a 3 ore e 40 minuti ideali. Bhè… per noi è inammissibile, così la vita resta impacchettata in un contenitore lontano dalla città e dal centro, che invece noi vorremmo rivalutare, e una persona è indotta a trascorrere la giornata tra cinema palestra e negozi“.
Un po’ di malumore è emerso tra il pubblico dopo un particolare sollevato da Enrico Porcellini: “Nel periodo in cui l’Amministrazione stava dando battaglia a Brugherio contro l’edificazione di 18.000 metri quadri di parco ad uso Decathlon, in realtà stava già ragionando al progetto di 35.000 metri quadri di ampliamento del Carosello“. A mettere altra carne sul fuoco ci ha poi pensato Wally Franceschin, ricordando come nel momento in cui l’amministrazione ha presentato i progetti, abbia posto, secondo lei, un ultimatum: “Ci è stato mostrato un progetto non modificabile, non discutibile, non contrattabile. Avremmo dovuto dire di sì o di no subito all’istante per poter mandare avanti i lavori, senza discuterne e senza fare controproposte, perché i 6 milioni di euro che sarebbero arrivati dall’ampliamento, erano presentati come indispensabili”. Molteni ha chiuso dicendo: “Se noi che siamo nell’area più commerciale d’Italia, abbiamo bisogno di 6 milioni euro per sanare il bilancio e siamo disposti a tutto per questo, cosa dovrebbero fare paesi italiani in situazioni di profondo disagio? Abbiamo perso il senso della misura a Carugate”
IL FUTURO DI SINISTRA UNITA
Ora SU guarda avanti, pensando di costruire una lista di cittadini che si uniscano in un’ottica di partecipazione attiva alla vita politica: “Nonostante lo stress della quotidianità, i problemi di lavoro, e di gestione delle famiglie –ha detto Molteni– Da qui alle prossime elezioni vogliamo aprire un confronto con la cittadinanza, dove la sinistra si mette a disposizione della gente per fare qualcosa di diverso, dando un appoggio a chi vorrà impegnarsi concretamente, per ritrovare un senso della politica lontano dal potere e a disposizione della cittadinanza per fare cose umili ma che servano davvero”.