La vicenda dei T-Red si è finalmente conclusa con la sentenza di primo grado emessa ieri mattina dal Tribunale di Milano.
LA VICENDA:
Tempo fa, oltre 200 cittadini si erano costituiti parte civile in una battaglia contro i T-red, le famose macchinette installate sui semafori lungo la Strada Cassanese, il cui giallo dai tempi troppo brevi impediva agli automobilisti di attraversare l’incrocio prima dello scattare del rosso. (per tutta la vicenda cliccare qui)
IL PROCESSO:
Dal giorno dell’udienza preliminare, sono finiti davanti al giudice 225 procure, mandati con cui i cittadini di Segrate, Spino d’Adda e Paullo, hanno chiesto agli avvocati di rappresentarli come parte civile. Anche dal Codacons era arrivata una richiesta di risarcimento. Imputati del procedimento penale erano il Sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, il comandante della Polizia Locale di Segrate Lorenzo Giona, e i vertici delle ditte che avevano fornito e installato le macchinette che fotografavano gli automobilisti di passaggio. L’accusa per il primo cittadino e il comandante della Polizia Locale, era quella di aver trovato illecito accordo con le società che commercializzavano i T-Red, per truccare i semafori al fine di trarne vantaggio economico a spese degli automobilisti.
LA SENTENZA:
Con la sentenza di ieri 3 febbraio 2014, il Giudice ha assolto sia il Sindaco Alessandrini che il comandante Giona, scagionati da tutte le accuse. Condannati invece gli imprenditori Raul Cairoli (quattro anni) e Giuseppe Astori (un anno, pena sospesa) per l’accusa di turbativa d’asta.
I COMMENTI:
L’Avvocato Roveda, Difensore di Alessandrini e Giona, si dice pienamente soddisfatto dopo un calvario durato così tanti anni. Tutt’altra melodia esce dalle parole dell’ Avvocato Brenelli, il cui cliente Astorri è stato invece condannato per turbativa d’asta. Il difensore, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha dichiarato: “Pare dunque che le accuse di abuso d’ufficio o associazione a delinquere siano decadute, e ciò conferma la regolarità delle apparecchiature installate. Del resto avevamo visto situazioni di cittadini che passavano da quel tratto di strada anche tre, quattro volte in una giornata, anche sette secondi dopo lo scattare del semaforo rosso, e pretendevano poi di venire qui a giudizio ad ottenere un risarcimento del danno.”
L’imprenditore Raoul Cairoli, anch’egli condannato per turbativa d’asta, è intervenuto online a commento di un articolo del Sole24ore (link qui), con questo post che noi vi riportiamo: “sono stato condannato per aver commesso ben n. 9 turbative d’asta, in differenti comuni italiani, nonostante in n. 8 di queste siano stati prosciolti TUTTI gli altri imputati (comandanti e titolari della altre ditte). Mi chiedo quindi come sia possibile che abbia turbato le suddette gare d’appalto da solo, quando peraltro la tesi accusatoria coinvolgeva appunto comandanti collusi e titolari di altre società come presunti correi?!”
Esce insoddisfatto il Codacons, che non ha ottenuto nessun risarcimento per i consumatori, così come l’ex comandante della Polizia Locale Franco Fabietti, tra i primi a denunciare il sistema T- red come “truffaldino” e volto ad arrotondare i bilanci comunali, che all’uscita dall’aula ha così commentato: “Sono indignato, deluso e amareggiato. Una beffa, per i cittadini, molti di loro (l’80%) anziani. Andremo avanti e a questo punto non resta che chiedere le dimissioni del Sindaco”